Laico e, come si definisce lui stesso, agnostico, Cristiano è attirato dalla figura di Francesco perché il pontefice non sta operando solo per il bene dell’istituzione ecclesiale in sé, ma per quello dell’umanità intera.
Soprattutto Zafon mostra la sua pietas verso quei bambini e quei ragazzi che nella Barcellona del primo ventennio del Novecento hanno avuto a che fare con la miseria, con la rovina di famiglie separate dalla guerra o dalla povertà o semplicemente dal richiamo dell’avventura - e del crimine - hanno trovato riparo nella lettura, e per questo picchiati dai loro stessi padri, come capita al protagonista del “Gioco dell’angelo”, scherniti dai coetanei o incompresi in un mondo in cui già prevalgono l’indifferenza e il denaro
In questo racconto cadono molti luoghi comuni, a cominciare dalla percezione dell’anziano come peso e come fastidio e della badante straniera come priva di scrupoli, senza nessuna affettività per chi le è stato affidato.
In “La vita dopo la pandemia” (Libreria Editrice Vaticana) è possibile sintetizzare il messaggio che scaturisce dagli scritti di papa Francesco ai tempi del Coronavirus.
“La globalizzazione dell’indifferenzacontinuerà a minacciare e a tentareil nostro cammino…Che ci trovi con gli anticorpi necessari della giustizia,della carità e della solidarietà”.