“Questo vertice Nord-Sud pone fine a un conflitto in atto da lungo tempo e diventerà una pietra miliare per la pace sulla penisola coreana. È un evento storico che attrae il mondo intero e sarà un punto di svolta per la riconciliazione Nord-Sud e la pace nel mondo”. Sono parole di gioia e commozione quelle dei vescovi coreani a commento delle immagini dello storico incontro tra i leader nordcoreano, Kim Jong-un, e il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in.
Mons. Hyginus Kim Hee-joong, arcivescovo di Gwangju e presidente dei vescovi coreani, parla al Sir alla vigilia del summit inter-coreano del 27 aprile e del Summit tra Corea del Nord e Stati Uniti che si terrà in maggio. "La nostra speranza è che possa cessare una storia di conflitto e contrasto che è durata 70 anni".
“Sono venuto qui per ascoltare, conoscere e dialogare. All’Europa vorrei dire solo una parola: ritrovi se stessa!”. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi italiani, parla al Sir al termine di una visita, a Bruxelles, alle persone che lavorano ai vertici delle istituzioni europee e alla Comece (Commissione episcopati Ue).
"L’Europa è un progetto di pace ed è sempre stata un progetto di solidarietà, chiamata per vocazione a lavorare per il bene comune". Intervista a monsignor Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione degli episcopati dell'Unione europea (Comece) all'indomani del suo incontro con Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue. E riguardo alle parole del presidente francese Macron, commenta: "'Guerra civile' è una parola molto forte. Ma designa molto bene lo spettro di ombre che possono sovrastare l’Europa, se non si agisce e soprattutto se non si è sufficientemente coscienti del pericolo"
Clima di attesa, in rue de Breteuil, nella sede della Conferenza episcopale francese, per l'incontro di lunedì 9 aprile con il presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron. "Non so se si tratta di una pagina nuova della nostra storia", osserva il direttore della comunicazione Vincent Neymon. "Certo è che c’è da parte della Chiesa e dello Stato una volontà chiara di apertura e dialogo. Una congiuntura che per noi è un’opportunità da cogliere, per mostrare che la Chiesa può essere protagonista attiva della società oggi".
"Abbiamo una forza particolare che ci permette anche di poter perdonare quelle persone che ci hanno fatto del male, anche chi ci ha causato attentati dolorosi". La forza del perdono, di un amore capace di non piegarsi alla morte ma di continuare ad alzare gli occhi al Cielo. È la testimonianza della piccola comunità di minoranza dei copti ortodossi di Egitto e a raccontarla al Sir è Sua Santità Papa Tawadros II. Lo abbiamo incontrato nella cattedrale di san Marco al Cairo alla vigilia della Settimana Santa
"Non condannate l’Europa. Certamente ci sono molte cose che devono migliorare. Allora facciamolo. Ma non mettiamo in pericolo il progetto europeo. È un rischio enorme".
Passi di dialogo nella penisola coreana, dopo un periodo di tensione altissima e di continue minacce nucleari. “Aspettavamo questa occasione da 70 anni", dice il presidente dei vescovi coreani, che invita le parti ad un "dialogo senza precondizioni". Gli errori da evitare? Continuare a "minacciare con le armi e con le sanzioni economiche".
Annunciato domenica 11 febbraio il riconoscimento ufficiale del 70° miracolo avvenuto a Lourdes. Si tratta di suor Bernadette Moriau, affetta da molti anni da una grave paralisi. Intervista a mons. Nicolas Brouwet, vescovo di Tarbes-Lourdes: "La malattia spesso viene vissuta in solitudine. Il vero miracolo di Lourdes non è la guarigione ma è l’amore degli altri ed è questo sguardo nuovo con il quale si accoglie la debolezza dell'altro, che può cambiare i cuori e le nostre società”