Fin dall’inizio, Papa Francesco ha definito il suo pontificato come un “cammino-vescovo popolo”. E i quattro sinodi da lui convocati sono la dimostrazione di questo stile ecclesiale, incarnato in una Chiesa “dalle porte aperte a tutti”
Si è svolto questa mattina il rito della traslazione della bara di Papa Francesco alla basilica di San Pietro. In piazza, 20mila persone. Ottanta i cardinali. Suor Geneviève, amica del Papa, in lacrime davanti al feretro, ora collocato ai piedi dell’altare della Confessione, su una pedana leggermente sopraelevata e non su un catafalco
Il ricordo di un parroco di Roma: Papa Francesco è stato un padre affettuoso, un profeta coraggioso, un pontefice vicino agli ultimi. Con il suo sorriso e le sue parole di speranza ha insegnato a tutti uno stile di prossimità, ascolto e umanità
Il testamento spirituale di Papa Francesco rivela le sue radici ignaziane, la centralità della Trinità e della devozione mariana. Espressione della libertà interiore del pontefice, è un’eredità di discernimento, povertà, ascolto e sequela, maturata fin dalla giovinezza nella Compagnia di Gesù
Fraternità e dialogo: due parole che hanno caratterizzato il pontificato di Bergoglio, che a più riprese ha sottolineato la necessità di creare "ponti" tra le religioni e le nazioni per non rassegnarsi ad un presente e a un futuro caratterizzato da guerre e violenza.
La politica, nel pensiero di Francesco, dev’essere fraterna, intendendo la fraternità in campo politico non in maniera intuitiva o affettiva, ma come un principio regolatore dei progetti politici
L’icona di questo cambiamento potrebbe essere individuata nelle sue scarpe nere, nella sua semplicità disarmante. Ha scelto di parlare non (solo) con i concetti, ma (soprattutto) con i gesti
Il card. Makrickas custodisce la realizzazione delle volontà di Papa Francesco, che ha chiesto di essere sepolto accanto alla Salus Populi Romani. Una tomba semplice, come la sua vita, per restare accanto a Maria, nella basilica che ha visitato 126 volte