Gmg 2019: accoglienza e incontro nelle piccole relazioni quotidiane

Il Papa ha chiesto ai giovani l’esercizio del canale: scavare piccoli canali nel cuore perché l’accoglienza e l’incontro non leghi solo due oceani, ma anche le piccole relazioni quotidiane. Gli occhi dei giovani brillano, ascoltando il Papa. Sembrano nipotini in ascolto del nonno saggio. Sapranno realizzare tutto questo come il loro sogno di giovinezza? È la nostra speranza!

Gmg 2019: recuperiamo l’importanza dell’ascolto

Chissà che questa disposizione interiore, di giovani e adulti, non sia un segno bello che viene da Panama e chissà che non ci aiuti a uscire dall’idea di parole e discorsi “griffati”, da “boutique”. Soltanto un cuore libero può cogliere ciò che di bello nasce nella storia e nella vita delle persone. E non importa che siano vescovi o giovani laici: solo così la parola autorevole della Chiesa troverà il terreno “giusto”. Perché “fertile” – questa volta – potrebbe essere persino pericoloso

Gmg 2019: è arrivato il Papa e il clima è subito cambiato

Colpisce l’incontro per strada con i giovani del Venezuela: le loro guance si rigano di lacrime. Per quanto la storia produca sempre tragedie, non è abitudine vedere giovani che piangono alla Gmg. Nelle loro parole e nei loro occhi c’è il dramma e la preoccupazione di un popolo, anche se molti sono qui già da qualche anno (a proposito di migrazioni…). Li portiamo nel cuore sapendo che la carezza di una preghiera è tutto ciò che abbiamo. E che in questo momento possiamo offrire

Papa Francesco e la 53ª Giornata comunicazioni sociali: in rete un like alla comunità e un amen al Signore

Per il Santo Padre, "se la rete è occasione per avvicinarmi a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da me, per pregare insieme e insieme cercare il bene nella riscoperta di ciò che ci unisce, allora è una risorsa". D'altra parte, "la rete che vogliamo" è "una rete non fatta per intrappolare, ma per liberare, per custodire una comunione di persone libere". Attenzione "alla disinformazione e alla distorsione consapevole e mirata dei fatti e delle relazioni interpersonali, che spesso assumono la forma del discredito"