Tra i settori più colpiti dall’emergenza sanitaria Covid-19 c’è sicuramente quello del teatro e degli spettacoli itineranti. A maggio, con tutte le riaperture anche i teatri hanno ripreso le proprie attività, molti all’aperto. Ciò ha permesso a molti operatori del settore di “tirare un po’ il fiato” e iniziare a programmare la stagione invernale. Una stagione, però, che di fatto non è mai partita e che rischia di mettere in ginocchio un settore già fortemente provato. Per capirne di più sullo stato attuale del teatro in Italia e su eventuali prospettive future, il Sir ha raggiunto telefonicamente la conduttrice e attrice Beatrice Fazi e l’attore e direttore del teatro “Sette” Michele La Ginestra.
È stata appena rilasciata a livello globale sulla piattaforma Netflix la quarta stagione della serie tv “The Crown”, racconto tra luci e ombre, pubblico e privato, della vita e del regno di Elisabetta II. Solido in cabina di comando c’è sempre il geniale Peter Morgan, ideatore e produttore, che firma ancora una volta una delle serie migliori in circolazione. A dominare sulla scena accanto alla sovrana, che per la seconda volta ha il volto del premio Oscar Olivia Colman, sono altre due donne di grande presenza e carattere: Margaret Thatcher (interpretata dalla veterana Gillian Anderson), “the Iron Lady”, prima donna al vertice di Downing Street, e Diana Spencer (una luminosa Emma Corrin), “la principessa del popolo”, entrata nei cuori della gente come Lady D.
È un gioco di scatole cinesi il documentario “IN BLOOM | TITO LIVIO” per la regia di Denis Brotto, docente di Cinema e nuove tecnologie all'Università di Padova e Presidente del Corso di Laurea magistrale in Strategie di Comunicazione, che andrà in onda sabato 14 novembre, alle 21.15, su RAI5, l’ammiraglia della cultura del servizio pubblico.
Una straordinaria Sophia Loren in “La vita davanti a sé” (“The life ahead”) di Edoardo Ponti, ci consegna una storia di sofferenza, di solitudine, ai margini della vita, dove bagliori di speranza si faticano a vedere ma che ha la forza di affiorare grazie all’incontro di un’umanità solidale. Ultimi tra gli ultimi. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Romain Gary, è uno dei titoli di punta della stagione, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti insieme al colosso dello streaming Netflix, che lo rende disponibile sulla piattaforma dal 13 novembre. E si parla già di una corsa ai premi più importanti del 2021, Oscar in testa.
La scomparsa di Gigi Proietti e di Stefano D’Orazio, tutti e due figli di Roma. L’attore e il batterista hanno adempiuto ad una missione delicatissima, quella di trasmettere valori, emozioni, amore alla gente senza farsi idoli o demoni, il che capita sempre più spesso in quelli che dovrebbero essere mezzi di comunicazione civile e costruttiva. Proietti ha saputo usare il suo talento sempre in modo propositivo, D’Orazio, insieme ai Pooh, ha portato l’impegno e la narrazione del dolore nella canzone solo apparentemente “popolare”
Una produzione del Messaggero di sant’Antonio e del Gruppo Medianordest, con la regia di padre Mario Conte e del giornalista Paolo Pivetti. Sarà trasmesso alle 21.10 di domenica 8 novembre su ReteVeneta e di mercoledì 11 novembre su AntennaTre
L’opera di Francesco Bruni “Cosa sarà”, con un superlativo Kim Rossi Stuart, è un intenso viaggio nelle pieghe della malattia ma soprattutto nei rivoli della vita, un percorso di smarrimento e ricentramento. Con un avvolgente stile semiserio, alternando pagine drammatiche a riusciti raccordi ironici, il regista ci racconta di sé, della sua malattia avuta nel 2017, ma anche del cammino di molti che si sentono chiamati ad affrontare un “Moloch”