Con il Teatro dei curiosi l'arte è quella di divertire il pubblico

Dal 2004 il Teatro dei curiosi di Vigonza porta sul palco cabaret, ilarità e riflessione, ma anche corsi formativi ed esperienze teatrali nuove.  Sabato 9 aprile Gianni Mazzucato eAndrea Masiero saranno a Rubano all'auditorium dell'Assunta. 

Con il Teatro dei curiosi l'arte è quella di divertire il pubblico

Sono curiosi di teatro, di capire cosa li emoziona e li diverte, di provare esperienze nuove e vedere fin dove può arrivare la voglia di stupirsi. Ma l’associazione culturale Teatro dei curiosi, nata nel 2004 a Vigonza da un gruppo di attori con esperienza ventennale alle spalle, è “avida” di capire anche come emozionare e divertire il proprio pubblico.

«Questa è la nostra finalità – spiega Gianni Mazzucato, regista, autore, attore e fondatore della compagnia – far passare un’ora tranquilla alle persone, farle divertire, senza però trascurare un pizzico di riflessione. Non realizziamo drammi o lavori impegnativi: pensiamo che lo spettatore debba rilassarsi e cerchiamo di toccare temi attuali, ironizzare sui fatti della vita e sulla quotidianità».

La compagnia porta in scena per lo più cabaret, spettacoli comici e brillanti, ma anche monologhi e lavori in dialetto veneto e organizza percorsi di formazione, da quello classico di dizione a quello per fonico fino ai laboratori per bambini. «Da uno di questi corsi – precisa Mazzucato – abbiamo acquisito una decina di nuovi giovani attori. Il gruppo, partito con quattro persone, ora è formato da una ventina fra attori, scenografi e altre figure».

In questi dodici anni di attività il Teatro dei curiosi ha ricevuto premi e riconoscimenti: Uomini con la valigia, ad esempio, un testo di Andrea Masiero che inizia in maniera divertente per poi parlare di anziani abbandonati dai figli e problemi di eredità fra fratelli, ha ricevuto il premio come miglior spettacolo al concorso “Grotta Azzurra” di Orgiano nel 2014. «Uno spettacolo che portiamo in giro spesso – continua Mazzucato – è Stasera parlo mi, scritto in occasione del decennale del cabaret dialettale del gruppo Strasseossi, nato nel 2003. Raccoglie alcuni dei più divertenti monologhi dei nostri spettacoli: in scena un unico attore che parla dell’uomo moderno analizzando i passaggi fondamentali della vita maschile. È uno spettacolo in dialetto che fa riflettere in maniera divertente sui paradossi del nostro tempo. Ciò che ci caratterizza è l’essere divertenti senza mai scadere nel volgare. Ci sono battute e sottintesi tipici del cabaret, ma, pur non essendo spettacoli per bambini, le famiglie non si sentono imbarazzate».

Oltre ai testi propri, scritti da Andrea Masiero e Gianni Mazzucato, in repertorio c’è anche Nesuno xè perfeto, libero adattamento de Il tacchino di Georges Feydeau, commedia del vaudeville, ambientata però in una cittadina veneta degli anni ’60. Un altro spettacolo di successo è Due scapoli e una bionda di Neil Simon, così come le quattro storie d’amore di Trascurabili malintesi, tratte dagli atti unici di Anton Cechov. «Da anni collaboriamo con il comune di Noventa Padovana e con quello di Vigonza – specifica Mazzucato – proponendo alcuni spettacoli nelle rassegne locali. Per le prove ci troviamo una o due volte la settimana, nella sala Morvillo a San Vito di Vigonza, lavoriamo molto sulla mimica, la gestualità, l’uso del corpo». Andrea Masiero, cofondatore della compagnia, è docente di teatro e improvvisazione teatrale e ha lavorato anche con l’associazione nazionale Improteatro.

Il Teatro dei curiosi va in scena sabato 19 marzo a San Giovanni Ilarione a Verona e il 9 aprile alle 21 all’auditorium dell’Assunta di Rubano. 

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