Fede e natura lungo la via verso Roma

Sedico ospita fino a fine mese la terza esposizione dedicata ai “Cammini della fede”: la Via dei papi indica l’itinerario che da Lorenzago e Canale d’Agordo conduce a Feltre, Belluno e Vittorio Veneto, nel ricordo di papa Luciani e papa Wojtyla, per sfociare nella via Francigena. Il percorso è già aperto, la regione annuncia interventi nel tratto meridionale.

Fede e natura lungo la via verso Roma

Dopo Camposampiero per il “Cammino di sant’Antonio” e San Pietro in Cariano per la Valpolicella, la terza tappa dell’itinerario “I cammini della fede in Veneto” inizia sabato 2 agosto a villa De Manzoni ai Pratt di Sedico. La mostra, che resterà allestita fino alla fine del mese per passare poi il testimone alla tappa conclusiva dedicata alla Grande rogazione di Asiago, è dedicata alla Via dei papi, un cammino che collega Canale d’Agordo, luogo di nascita di Albino Luciani, oppure Lorenzago, sede del soggiorno estivo per molti anni di papa Giovanni Paolo II, con Feltre, dove papa Giovanni Paolo I ha studiato in seminario, Belluno e Vittorio Veneto, punto di partenza dell’ascesa al soglio pontificio di papa Luciani, che qui fu vescovo per dieci anni dal 1959 al 1969. L’itinerario si apre quindi a sud verso Venezia dove Luciani è stato patriarca prima della breve ma incisiva esperienza pontificale.

«La via – spiega l’architetto Gianni Moretta, che ha contribuito a delineare l’itinerario – vuole restituire visibilità agli itinerari dei pellegrini che attraversavano le Dolomiti dal Nord Europa e si immettevano nei grandi cammini europei scendendo a Roma, lungo la via Francigena, o a Santiago di Compostela. Al contrario del Cammino delle Dolomiti, che è un anello chiuso, la Via dei papi è un percorso aperto che inizia a nord, dove è già stato oggetto di interventi specifici, e sfocia a sud, nella Val Belluna e a Feltre. Questo tratto, coordinato dal comune di Sedico, è oggetto ora del finanziamento regionale di 680 mila euro».

La mostra di Sedico infatti, come le altre tre già effettuate e in programma, si compone di pannelli esplicativi che illustrano i percorsi, già praticabili, nelle loro bellezze religiose e ambientali, e contemporaneamente annunciano gli interventi di recupero e valorizzazione che la regione ha in programma e finanzia con quasi tre milioni di euro complessivi derivanti dalle sanzioni amministrative.

«La nostra regione – commenta il vicepresidente veneto Marino Zorzato, assessore al territorio e alla cultura – è ricca di opportunità per un nuovo tipo di turismo più “lento”, attento a cogliere le bellezze naturali semplici, incline a trasformare i momenti di vacanza in reali occasioni di stacco dalla frenesia quotidiana. Negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso antichi cammini e sentieri che puntiamo a riqualificare per farli diventare fulcro del turismo religioso veneto, italiano e internazionale».

Il cammino porge inoltre l’occasione per ricordare, accanto a Giovanni Paolo I ben vivo nella memoria di tutti, un papa come Gregorio XVI, Bartolomeo Alberto Cappellari, nativo di Belluno, dove una stele ricorda la casa d’origine: è stato pontefice in un momento difficile, tra il 1831 e il ’46, e la sua figura merita d’essere ristudiata.

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