Agricoltura veneta: meno aziende, ma più grandi

Anche se con un discreto ritardo (il censimento risale all'ottobre 2010) sono oggi disponibili i dati economici e di confronto con le altre regioni europee del settore agricolo. Ecco la fotografia aggiornata del mondo rurale veneto: 120 mila aziende, in calo di oltre il 30 per cento in dieci anni, e poco più di 800 mila ettari di superficie utilizzata.

Agricoltura veneta: meno aziende, ma più grandi

Meno aziende ma più grandi, con un aumento della superficie agricola media che supera il 40 per cento ed è oggi pari a 6,8 ettari.
La redditività aziendale media per il Veneto supera i 46 mila euro per azienda, nettamente al di sopra della media nazionale di 30.500 euro, con una distribuzione che vede oltre la metà delle aziende venete con una redditività inferiore a 8.000 euro ed un 8,5 per cento con redditività superiore a 100 mila euro.

Un mondo sempre più specializzato. Le aziende venete risultano fortemente polarizzate nelle loro specializzazioni: il 55 per cento ricava la fonte dei propri redditi dalle colture a seminativi ed il 25 per cento dagli alberi da frutto. Fra queste spiccano vere e proprie eccellenze, come le aziende vinicole capaci di produrre per il 2013 quasi 9 milioni di ettolitri di vino di qualità (il 90 per cento è DOP o IGP), molto apprezzato all’estero al punto che il Veneto è la prima regione esportatrice d’Italia, con quasi 1,6 miliardi di euro in valore (+10 per cento rispetto al 2012).

Pochi giovani, ma con idee chiare. Anche i giovani (capi azienda under 40) apportano il loro dinamico contributo nelle aziende agricole: pur rappresentando nel 2010 solo il 7,2 per cento del totale, essi realizzano un reddito aziendale medio quasi 2 volte e mezzo superiore a quello delle aziende venete (rispettivamente 109 mila euro contro 46 mila), soprattutto grazie alla maggior propensione alla multifunzionalità.

La sfida della nuova Pac. I dati sono stati resi noti nel corso del seminario "Lo spazio economico dell'agricoltura veneta nel 2010. Tipologia e sinergie territoriali", organizzato a Venezia per iniziativa della regione del Veneto e dell’Istat.
Nell’ambito della strategia “Europa 2020” si innesta la revisione della Politica Agricola Comune secondo orientamenti in grado di affrontare le sfide, particolari e spesso impreviste, per assicurare un futuro a lungo termine del settore agricolo e delle zone rurali. Il programma di sviluppo rurale che ne scaturisce per il Veneto si fonderà su 4 pilastri: il rafforzamento della competitività delle imprese agricole e agroalimentari, la spinta all’innovazione nelle imprese e nei soggetti di servizio, la sostenibilità del programma e la governance. Per raggiungere lo scopo verranno utilizzate risorse per un ammontare pari a 1.184 milioni di euro, il 6,4 per cento delle risorse assegnate all’Italia, ripartiti in 510 milioni provenienti dalla UE, 471 milioni dallo stato e 202 milioni dalla regione.

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Fonte: Comunicato stampa