"Ero Straniero...": anche a Padova si firma per cambiare la legge sull'immigrazione

Ero straniero, la proposta di legge di iniziativa popolare lanciata da Emma Bonino, ha il suo polo locale anche a Padova. Il 23 settembre dai missionari Comboniani a partire dalle 18 e il 1° ottobre alla Festa del volontariato, in Prato della Val, le prime due raccolte di firme.

"Ero Straniero...": anche a Padova si firma per cambiare la legge sull'immigrazione

«Con una firma puoi dare regole certe all’integrazione nel nostro paese. Perché l’umanità fa bene a tutti».
Le parole di Emma Bonino, al termine di una sequenza con i volti di donne e uomini stranieri che raccontano la loro storia di pregiudizi e integrazione, chiudono lo spot di “Ero straniero - L’umanità che fa bene”, la legge di iniziativa popolare, promossa da Radicali italiani, per rivedere la legge Bossi-Fini.
La campagna di raccolta firme, partita ufficialmente a maggio, sta coinvolgendo diverse città italiane e venerdì 8 settembre è stato inaugurato il polo locale di Padova nel contesto di un incontro pubblico e di approfondimento al Centro universitario.

“Ero straniero” punta sull’inclusione e sul lavoro come forza per decostruire culturalmente il racconto pubblico sull’immigrazione, ostaggio di pregiudizi e luoghi comuni.

«Questa legge non entra nell’attuale discussione parossistica sulla cittadinanza e sullo ius soli – spiega il demografo e senatore Gianpiero Dalla Zuanna – ma è un percorso che vuole cambiare il testo unico sull’immigrazione a partire da un difetto enorme: per venire in Italia un cittadino straniero dovrebbe ricevere una richiesta da uno specifico datore di lavoro, mentre è ancora nel suo paese. È questa l’idea di fondo della legge Bossi-Fini e per questo ha fatto fatica a essere applicata».

Tra i punti in rilievo, “Ero straniero” propone un’accoglienza diffusa in realtà di piccole dimensioni sul modello attuale degli Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati; vuole inoltre abolire il reato di clandestinità, garantire un permesso di soggiorno temporaneo, della durata di 12 mesi, per facilitare colloqui e incontro coi potenziali datori di lavoro, regolarizzare gli stranieri integrati con legami familiari o un’occupazione.

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Proprio su questo tema, Stefano Ferro, consigliere comunale, ha raccontato la recente storia di un ragazzo nigeriano, fuggito da Boko Haram e ora responsabile del reparto camerieri del ristorante Strada facendo, che ha ricevuto il diniego in appello, nonostante un percorso propositivo di due anni, un lavoro e una casa.
«Durante la stesura della la legge Minnitti-Orlando avevamo proposto la possibilità per i tribunali di tenere in considerazione se uno straniero avesse un lavoro, ma non è stata inserita – continua Dalla Zuanna – Poi ci sono alcuni casi, come quello di Torino in cui la commissione ha rivisto il diniego su spinta dei datori di lavoro, ma questo per quanto possa far giurisprudenza, non è accolto da tutti».

Eppure, sfatando miti, i dati dicono che in Italia, dal 2015, ogni anno 300 mila persone escono dal mercato del lavoro, principalmente perché in pensione o perché andati all’estero, senza adeguato ricambio.
Un dato che va certamente contemperato con l’innovazione tecnologica e con una richiesta di figure professionali che si restringe, ma che pone delle riflessioni:

«Al di là delle prime tre posizioni, i 10 principali paesi importatori di mano d’opera sono anche i primi esportatori – sottolinea il docente Stefano Allievi – Questo dimostra una circolarità che diventerà la normalità nelle future generazioni e questo è il contesto in cui la legge si propone di regolarizzare chi è in Italia da diversi anni. Ma bisogna anche essere obiettivi: la preparazione di chi veniva 20 anni fa era più alta di quelli di adesso».

Ecco alcune date dove sarà possibile trovare il banchetto ed eventualmente firmare: il 23 settembre dai missionari Comboniani a partire dalle 18 e il 1° ottobre alla Festa del volontariato, a Prato della Valle. Altre date e altre informazioni si possono richiedere scrivendo a erostranieropadova@gmail.com

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