Domenica 19 febbraio, la giornata di spiritualità missionaria
Centro missionario diocesano e Caritas invitano tutti gli operatori pastorali, non solo gli animatori missionari, a un momento di spiritualità sul tema “Vincere l’indifferenza”. Previsti gli interventi di Lidia Maggi e Giuseppe Di Piazza. “Vincere l’indifferenza”, tema della giornata di spiritualità missionaria, è ciò su cui spinge papa Francesco dall’inizio del suo pontificato, a partire dalla visita a Lampedusa.
Più volte papa Francesco si è espresso nei suoi ormai quattro anni di pontificato contro l’indifferenza. La prima e più forte occasione era stata nella sua storica visita a Lampedusa l’8 luglio 2013: durante l’omelia, commentando l’episodio biblico di Caino e Abele, coniò la frase “globalizzazione dell’indifferenza”. Tuttora quelle parole sono attuali, segno che poco è stato fatto per combattere questo male del terzo millennio e che molto c’è ancora da costruire nelle relazioni quotidiane tra istituzioni e tra persone.
Come ormai da tradizione, in avvicinamento alla quaresima il centro missionario diocesano, insieme alla Caritas di Padova, propone un momento forte di spiritualità che nel titolo richiama la centralità del tema al centro dell’azione pastorale del papa: “Vincere l’indifferenza”.
«Il tema è molto attuale – spiega Angelo Zambon del centro missionario – anche perché di recente proprio il papa l’ha richiamato in un’omelia a Santa Marta, invitando alla cultura dell’incontro, a guardare e non solo a vedere, ad ascoltare e non solo a sentire, a fermarsi e non solo a incrociare. Anche noi puntiamo a far diventare l’indifferenza una cosa di pochi e a globalizzare la solidarietà, a farla diventare un atteggiamento quotidiano».
La giornata di spiritualità è diventata un appuntamento significativo che da qualche anno fa da preparazione alla quaresima; si svolgeva in passato nella forma del fine settimana ed era una proposta rivolta ai partecipanti del percorso “Viaggiare per condividere”. Col tempo l’invito si è allargato a tutti gli operatori pastorali, in particolare alle animatrici e agli animatori missionari e così pure a tutti i volontari Caritas della diocesi.
«Era importante – aggiunge Zambon – che non rimanesse un evento per addetti ai lavori, ma si allargasse il più possibile per condividere in tanti (circa 300 sono i partecipanti abituali) la preparazione e l’approfondimento del tema. Come diciamo sempre, è un’opportunità per tutti coloro che vogliono bere una goccia di acqua pulita o respirare una boccata di aria fresca».
La giornata di domenica 19 febbraio si svolgerà in seminario minore a Rubano dalle 9 alle 16. Dopo l’accoglienza e la preghiera, sarà la pastora battista Lidia Maggi a proporre la prima riflessione, ripartendo proprio da quell’episodio biblico a cui si riferiva il papa a Lampedusa: «Sono forse io il custode di mio fratello?» risponde Caino a Dio che gli chiedeva dove fosse Abele (Gn 4,9). «Lei è davvero brava a rendere molto vicini alla vita quotidiana i passi della bibbia, con un’attenzione particolare per il ruolo della donna e uno spirito ecumenico che ci piace molto».
A seguire don Pier Luigi Piazza, sacerdote friulano, darà un contributo teologico-pastorale sul tema “Restiamo umani, diventiamo umani!”.
«È uno controcorrente, da sempre si è schierato a favore degli ultimi e dice che non si può dirsi cristiani e accettare le discriminazioni nei confronti dei migranti, degli omosessuali, dei carcerati, dell’ambiente. Sono sicuro che ci darà una scossa».
La mattinata si concluderà con uno spazio per le risonanze e lo scambio con i relatori. Per le famiglie con bambini piccoli è garantito il servizio babysitter. «Il pranzo, nello stile della proposta sarà condiviso, quindi – conclude Angelo Zambon – chi partecipa è invitato a portare qualcosa e assaggiare dagli altri. Anche questo vuol dire incontrare. Alle 15 celebreremo insieme la messa». Info: centromissionario.diocesipadova.it
