Al via il bando Invecchiamento attivo

Secondo il rapporto dell’Istat sul futuro demografico dell’Italia nel nostro paese l’età media della popolazione supera i 45 anni: infatti il 22,6 per cento della popolazione ha un’età superiore o uguale ai 65 anni, il 64,1 per cento un’età compresa tra 15 e 64 anni mentre solo il 13,4 per cento ha meno di 15 anni (rilevazione al 1° gennaio 2018).

In questa prospettiva l’invecchiamento attivo della popolazione, che implica la partecipazione a livello sociale delle persone anziane, il loro sviluppo individuale, l’auto-realizzazione e il benessere personale, è sia un traguardo che una sfida per la società.

Al bando “Invecchiamento attivo” possono partecipare istituzioni di natura pubblica o privata non profit, compresi enti religiosi, associazioni e fondazioni, aventi sede e operanti nelle province di Padova e Rovigo, che forniscano servizi senza finalità di lucro.

Due le tipologie di interventi: prevenzione dell’isolamento sociale e del decadimento fisico e cognitivo della persona anziana attraverso il sostegno di progetti volti all’organizzazione di servizi qualificati che promuovano l’invecchiamento attivo, compreso il co-housing; assistenza e supporto ad anziani fragili, soprattutto se soli, e ai loro caregivers, attraverso attività di sostegno psicologico, assistenza domiciliare, inclusione, creazione o implementazione della rete assistenziale per l’individuazione precoce dei bisogni e per il loro accudimento.

«L’invecchiamento - spiega Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo - è una caratteristica strutturale della società italiana e come tale richiede un impegno elevato e sistematico delle Istituzioni, dei corpi intermedi e di tutta la società civile. La Fondazione Cariparo, con il bando Invecchiamento attivo, conferma la sua presenza su tale fronte sia come erogazione diretta sia come sostegno alle politiche coordinate tra più soggetti pubblici e privati».

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 20 settembre 2018.