La legge sul “Biotestamento”, le DAT – Disposizioni Anticipate di Trattamento – ed un confronto tra esperti sui più rilevanti aspetti delle situazioni di fine vita. Il convegno del MEIC.

Nel 2017 il fabbisogno  di farmaci per assistere i poveri cresce del 9,7% (+27,4% in cinque anni). Aiutate dal Banco farmaceutico oltre 580 mila persone (+4% rispetto al 2015) che non possono permettersi l'acquisto di un medicinale. In crescita i poveri under 18, soprattutto italiani.

Diego De Leo, vicepresidente Associazione italiana di psicogeriatria: «Non abbiamo ancora una risposta farmacologica adeguata per l’Alzheimer. Abbiamo trattamenti sperimentati da anni, ma che per ora si sono solo dimostrati capaci di ritardare un po’ il quadro clinico».Ecco perché è importante il sostegno socialedi fronte a una malattia che isola e umilia, che annichilisce le persone e rischia di spezzare le famiglie.

L'analisi di Francesco Facci, direttore della fondazione Santa Tecla di Este e presidente per il Veneto di Uneba, che riunisce la gran parte delle case di riposo promosse da enti diocesani e parrocchie. Se oggi è sempre più difficile fare quadrare i bilanci degli enti che gestiscono strutture residenziali per gli anziani, la crisi ha colpito di meno quelli cattolici che puntano su qualità, organizzazione e attenzione alla persona.

L’approvazione delle linee guida degli atti aziendali della riforma del sistema sociosanitario ha sollevato le proteste del mondo che si occupa di salute mentale, che accusa la regione di essere poco attenta a un problema che in Veneto interessa 70 mila persone. Declassate le unità operative complesse e i servizi per i minori.

Indagine di Italia Longeva: assistiti a domicilio solo 370 mila ultrasessantacinquenni, a fronte di circa 3 milioni di persone che risultano colpite da disabilità severe, dovute a malattie croniche. 20 ore di assistenza domiciliare ogni anno a ciascun paziente. Con gravi disomogeneità territoriale. I dati agli Stati generali dell’assistenza a lungo termine

Per la prima volta il Comitato che raggruppa le associazioni che si occupano di Parkinson è stato ricevuto al ministero della Salute. Resi noti i numeri frutto delle ultime stime, significativamente più alti di quelli finora conosciuti. Lanciata una petizione online per chiedere il diritto ad avere informazioni sulla malattia, cure e servizi adeguati su tutto il territorio.

In Italia quasi due strutture sanitarie su tre non hanno un percorso prioritario per i pazienti con disabilità che devono fruire di prestazioni ospedaliere. Oltre il 78 per cento degli ospedali non prevede spazi adatti di assistenza per le persone con disabilità intellettiva, motoria e sensoriale. Per loro, l’attesa al pronto soccorso, un esame invasivo, la degenza in reparto, si trasformano in un vero e proprio ostacolo se non addirittura in un incubo.
Un problema di organizzazione, ma prima ancora di cultura.