Papa Francesco lascia in eredità alla Chiesa una Maria “meticcia”: una donna che “condivide le vicende di ogni popolo che ha ricevuto il Vangelo, ed entra a far parte della sua identità storica”, diventandone così sorella e, poi, madre
“Il Papa ci insegna che la fragilità fa parte della vita, e chiede alla Chiesa e alla società di chinarsi sui più deboli e ripartire dall’ascolto degli ultimi”. Parla Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi
Quello che ha ispirato il magistero di Francesco è stato un sapere teologico non accademico e più che scientifico, “sapienziale”; più che speculativo, “pratico”
La figura di quell’uomo vestito di bianco aveva acceso una grande speranza nel cuore del popolo siciliano, una speranza che si era rafforzata con la visita del Pontefice nel settembre del 2018. Un passaggio tra i luoghi simbolici della città: dal luogo del martirio del beato Giuseppe Puglisi al pranzo nella missione Speranza e Carità. E poi, quell’anatema contro la mafia
Quali sono i libri che Jorge Mario Bergoglio amava leggere? E quali hanno arricchito la sua cultura? Ecco una carrellata dei testi che ha detto pubblicamente di aver letto e apprezzato
Mons. Maksym Ryabukha, vescovo dell'esarcato greco-cattolico di Donetsk: “Quando sono stato ordinato vescovo, nei primi giorni del mio servizio pastorale, ho cercato di visitare le parrocchie nei territori dell’esarcato di Donetsk che coprono Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Dnipro. In uno di questi viaggi, mentre ero sulla strada, mi squilla il cellulare e noto che la chiamata arrivava da un numero sconosciuto. Ho preso il telefono e sento: “Sono il Santo Padre”.
Il ricordo dell'Imam Yahya Pallavicini (Coreis): "Ha viaggiato il mondo, dall'Africa all'Asia, al Medio Oriente, incontrando i maestri dell'islam sunnita e dell'islam sciita". Il mondo musulmano "ha trovato una grande nuova occasione per riconoscere o riscoprire tramite la figura di Papa Francesco un apostolo di Gesù e un rappresentante autentico della cristianità in tutte le sue declinazioni, le sue articolazioni, i suoi movimenti, i suoi sorrisi, i suoi gesti, i suoi viaggi e incontri, le sue parole. Secondo me questa è stata una grande vittoria spirituale".
“Il Pontefice è stato capace di comunicare non solo con espressioni evocative di immagini e quindi comprensibili a tutti ma anche con i gesti e il silenzio”, dice al Sir il professore di Filosofia morale e di Etica della Comunicazione all’Università di Pisa
Don Roberto Cassano, parroco di Corviale, ricorda l’affetto di Papa Francesco per la periferia romana: la visita del 2018, la telefonata durante il lockdown, l’ultimo Urbi et Orbi. “Ha amato la gente fino alla fine, mostrando la forza della debolezza umana”