Scuole Fidae. Cari genitori, coordinatori, docenti e personale ATA: ce la faremo!

Duc in altum! Sono le parole latine a fare da slogan alle lettere che la Fidae nazionale ha inviato a gestori, coordinatori, docenti, personale Ata e poi ai genitori e anche ai ragazzi. Conducimi in alto, guidami in alto. Parole di incoraggiamento, di vicinanza, di richiamo al senso di responsabilità che oggi più che mai non può mancare. Agli studenti, in modo particolare, la Fidae consiglia di tenere allenata l'intelligenza, rimanere mentalmente e socialmente operativi. Un invito, a tutti, insegnanti, coordinatori, famiglie, ragazzi, affinché il vuoto creato dal virus sia opportunità per riflettere, per creare, per guardare in alto. «LA scuola è il fronte che dobbiamo difendere perché rappresenta il futuro».

Il coronavirus non prende più il volo: aeroporti deserti e voli cancellati

Gli stati bloccano i voli per limitare il contagio ma anche le compagnie aeree sospendono i collegamenti per scarsità di domanda di biglietti, con ricadute su tutto il sistema aeroportuale e dell’indotto.

Deserto è lo scalo milanese di Linate, così come quello di Treviso di cui si attende la chiusura ma anche del londinese Heathrow. Una situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente col passare dei giorni.

Cresce la solidarietà digitale. Online strumenti utili per studenti, famiglie e insegnanti

Nell'ambito del progetto di solidarietà digitale lanciato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione sul portale messo a disposizione dal Ministero per l’Innovazione tecnologia e la Digitalizzazione, con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, sono disponibili infatti offerte di giga gratuiti utili, fra l’altro, per facilitare la didattica a distanza. Un supporto per docenti, studenti, famiglie. Tante le opportunità per le scuole e gli studenti, dalle piattaforme gratuite agli esperimenti e attività di scienze da fare a casa.

Coronavirus e patologie polmonari. Il punto della dottoressa Elisabetta Balestro dirigente UOP Padova

«Siamo difronte a un’entità che non conosciamo che proviamo ad arginare e che ci provoca tanta frustrazione quando con le nostre forze non riusciamo a fermarla». Così Elisabetta Balestro, dirigente medico presso l'Unità operativa di Pneumologia di Padova descrive la situazione in reparto nonostante dieci nuovi letti di area semi-intensiva l'attività è incessante. Si pensi che un paziente viene visitato almeno da quattro medici in 12 ore di turno diurno e 2 medici nelle ore notturne.