Domenica 31 le parrocchie ospitano i volontari dell'Aifo

Si svolge domenica 31 gennaio la 63a giornata mondiale dei malati di lebbra promossa dall’Aifo (Associazione italiana amici di Raoul Follereau) e, come ogni anno, sono numerose parrocchie della diocesi di Padova che ospitano sui loro sagrati i volontari per la vendita del miele della solidarietà.

Domenica 31 le parrocchie ospitano i volontari dell'Aifo

In occasione della 63a Giornata mondiale dei malati di lebbra promossa dall'Aifo, domenica 31, alla fine delle celebrazioni nella parrocchia di Lozzo Atestino, racconta la sua storia padre Victor Luis Quematcha, superiore dei frati francescani della Guinea Bissau e parroco della cattedrale di Bissau. «Sono nato a Cumura, il lebbrosario fa parte della mia storia personale, sono nato in un villaggio dove lavoravano i frati veneti che si occupavano di lebbrosi; anche alcuni membri della mia famiglia sono stati colpiti da questa malattia».

Padre Victor, scelto come testimone Aifo 2016, dopo il Veneto attraverserà tutta l’Italia, portando la propria esperienza a paradigma di quanto importante sia lavorare ancor oggi, affinché cresca una cultura positiva che non consideri la lebbra una punizione divina, ma una malattia come le altre.

«Il gruppo Aifo della provincia di Padova – spiega il referente padovano Paolo Franco – è formato da circa una decina di persone, impegnate in particolare il prossimo weekend per animare la Giornata dei malati di lebbra con l'iniziativa "Miele della solidarietà" che sarà venduto sui sagrati di numerose parrocchie della diocesi di Padova. Come gruppo siamo inseriti e iscritti anche nel registro associazioni del comune di Padova, e a breve riceveremo un contributo stanziato dalla giunta per un progetto di emergenza in Liberia, paese colpito dal virus Ebola. Il nostro campo sanitario primario è però sempre la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei malati di lebbra».

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