L’acronimo è Tav, Team Accessi Vascolari: un servizio medico-infermieristico dedicato all’impianto, alla manutenzione e alla gestione delle complicanze dei cateteri venosi centrali.
Un mondo a misura di tutti
Chi lo dice che un percorso terapeutico è fatto solo di farmaci? A Padova all’interno della Breast unit interaziendale dell’Istituto oncologico veneto (Iov) è stato portato avanti un percorso di ridefinizione del proprio “io” da parte di un gruppo di pazienti affette da carcinoma mammario e uno affetto da melanoma cutaneo guidati dalla psicologa Samantha Serpentini e dalla fotografa Erika Zucchiatti.
I proventi della vendita dei biglietti delle serate saranno devoluti in beneficenza all’associazione padovana Fondazione Città della Speranza onlus, per supportare progetti di assistenza e ricerca scientifica rivolti a bambini e adolescenti.
Qual è il valore dello studio di Vo’ Euganeo per la comunità scientifica mondiale e per la guerra al Coronavirus? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova e del Laboratorio di virologia e microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Padova ospite del “Viaggio al centro della Scienza” promosso da fondazione Città della Speranza. La rassegna, giunta alla sua terza edizione, quest'anno è in modalità web e si conclude giovedì 16 luglio con l'intervista al biochimico e divulgatore Enrico Bucci.
Si chiama “Your COVID-19 Risk” ed è uno strumento online che consenta alle persone di calcolare il loro rischio di contrarre e diffondere il virus che causa COVID-19. Il nuovo strumento – sviluppato da un gruppo di esperti italiani (del quale fanno parte anche Sabrina Cipolletta e Silvia Caterina Maria Tomaino dell'Università degli Studi di Padova)che ha collaborato con un team internazionale – è stato sviluppato sulla base delle intuizioni provenienti dalle scienze comportamentali.
Sono spesso donne in giovane età le vittime di morte improvvisa giovanile per arresto cardiaco. Padova porta aventi da molti anni studi clinico-patologici per identificare la sindrome del prolasso valvolare mitralico aritmico grazie al sostegno costante di Regione Veneto, Università e Cariparo, e al lavoro della prof.ssa Cristina Basso del Dipartimento di scienze cardiologiche, toraciche e vascolari – Università degli studi di Padova e Direttore Uoc Patologia Cardiovascolare – Azienda Ospedaliera di Padova.
I bambini di Padova hanno una nuova area giochi accessibile e inclusiva all'interno di Parco Iris nel quartiere Forcellini. Un'area rivestita di gomma colorata antitrauma e suddivisa in due zone tematiche per stimolare il gioco e la socialità dei bambini. Sei i giochi inclusivi con diverse opportunità di divertimento: tubi parlanti, strutture per stare in equilibrio, molle, un piccolo villaggio di casette, una torretta e una piccola parete d’arrampicata.
Sileri in visita a Padova: «è importante imparare a convivere con il virus ma non creare allarmismi»
«Un chirurgo prestato alla politica che fa visita a due colleghi medici e a delle società che producono in Italia e che devono essere tutelate» Così Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, descrive il suo viaggio a Padova di oggi 3 luglio. Una giornata intensa durante la quale ha avuto modo di riassumere l'attuale situazione epidemiologica, ribadire l'importanza di seguire le regole e spiegare i futuri investimenti in campo sanitario.
In una circostanza così estrema come quella della quarantena come hanno modificato i loro servizi le organizzazioni del Terzo Settore, in particolare le associazioni che si confrontano con persone già in situazione di grave marginalità? A questa e ad altre domande cerca di dare risposta la ricerca “Terzo settore, grave marginalità e Covid-19” del Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’Università di Padova.
Il prof. Vella, ospite giovedì 2 luglio della terza edizione del “Viaggio al centro della Scienza” organizzata dalla Fondazione Città della speranza, ci spiega i motivi per cui non bisogna abbassare la guardia in questa epidemia di coronavirus che al momento è solo “stazionaria”.
La pandemia ha portato in primo piano alcuni dei limiti del modello italiano di inclusione lavorativa delle persone con disabilità: i tassi di attività durante la “Fase 1” dipendono in modo abbastanza evidente dal tipo di disabilità. Da una parte ci sono i lavoratori con limitazioni motorie che, in molti casi hanno continuato a lavorare o in presenza o a distanza; dall’altra le persone con esiti da malattia oncologica o con limitazioni plurime che hanno ricorso in modo massiccio ai congedi e alle assenze per malattia.
A un mese dall’inizio della Fase2 abbiamo chiesto alla dott.ssa Elisa Vicenzi – ospite della terza edizione del “Viaggio al centro della Scienza” la rassegna di divulgazione scientifica promossa dal 18 giugno al 16 luglio dall’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza – cosa dovrebbe averci insegnato questa emergenza sanitaria che, non dimentichiamo, è ancora in corso e non ha ancora né una cura né un vaccino.
Presentato a Padova il progetto “Dislessia Ti ascolto” rivolto a venti bambini con diagnosi di Disturbo speciico dell’apprendimento. Il progetto deve la sua nascita all’impegno della Fondazione Lionistica distrettuale Ta3, della Clinica foniatrica di Padova e del Club san Pelagio.
«Il sangue è un bene pubblico, sul quale non vi è alcuna speculazione e garantisce la massima sicurezza sia per i donatori che per i riceventi» Ad affermarlo è Giorgio Brunello, presidente Avis Veneto, in occasione della “Giornata mondiale del donatore di sangue” che si celebra il 14 giugno.
Cinque auto solidali concesse in uso gratuitamente al Comune di Padova per un mese per aiutare a fronteggiare l’emergenza sanitaria e per agevolare le iniziative di aiuto alle famiglie in difficoltà.