La parrocchia Santa Giustina di Roana fa parte del Vicariato di Asiago. La parrocchia conta circa 800 parrocchiani effettivi. La partecipazione alla vita religiosa è del 15%.

Originariamente dipendente da Caltrano, Roana fu elevata a parrocchiale nel 1393 e consacrata nel 1488. Nel 1782 iniziò la costruzione della nuova chiesa, consacrata nel 1829. La nuova parrocchiale, costruita dopo che la chiesa era andata distrutta durante la guerra, fu ultimata nel 1929 e consacrata nel 1934. 

La chiesa di Roana vanta alcune preziose sculture tardosettecentesche eseguite in marmo bianco da artisti locali. Il dipinto del presbiterio con il Martirio di santa Giustina fu eseguito nel 1928 da Giovanni Dandolo.

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Il 1919 è stato l’anno del rientro dal “profugato” della gente di Roana e l’inizio della ricostruzione dei paesi dell’Altopiano distrutti dalla guerra. Il parroco di allora, don Giovanni Cavalli, rientrato in parrocchia il 1° giugno 1919 si prodigò per la ricostruzione di Roana, della sua chiesa e della Casa di Riposo. Nel centenario di questi fatti, la parrocchia sta restaurando l’esterno della chiesa e prepara per il mese di ottobre alcuni momenti celebrativi.

A dieci anni dalla scomparsa del teologo padovano mons. Luigi Sartori un ricco calendario di iniziative che proseguono fino ad agosto ne illumina la figura e il contributo fondamentale offerto alla teologia italiana post conciliare.
Il ciclo di incontri è stato inaugurato mercoledì 5 aprile nella sala del Redentore di Santa Croce da don Sandro Panizzolo, che è stato successore di mons. Sartori nella cattedra di ecclesiologia a Padova.
Riascolta l'incontro in podcast.

La chiesa altopianese, che domenica 5 ottobre inizia la sagra, continua ad alimentare la sua vocazione a servizio della cittadinanza. Conclusi da poco i lavori sulla casa di riposo parrocchiale, vero punto di riferimento per gli anziani del comune, è oggi in grado di fornire i pasti anche alla scuola dell'infanzia comunale. Sul fronte della pastorale, la sinergia bel consolidata con Mezzaselva apre anche a nuovi orizzonti nel nuovo istituto riabilitativo elioterapico (Nirem).