Carcere, quasi 1 detenuto su 3 è straniero

I dati del Rapporto Antigone. Pur trattandosi di una percentuale cospicua, è comunque scesa del 5% dal 2011. E molti sono in attesa di giudizio. Di solito devono scontare pene brevi. Marocco, Romania, Albania, Tunisia e Nigeria le nazionalità più rappresentate

Carcere, quasi 1 detenuto su 3 è straniero

Gli stranieri sono il 31,3% dei detenuti presenti, secondo il diciannovesimo Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione, presentato questa mattina a Roma.

Un ponderoso calo di circa il 5% dal 2011 a oggi. Rispetto ai dati forniti dall’Istat, in Italia al 1 gennaio 2022 gli stranieri residenti erano 5.193.669, secondo un trend che presenta una crescita rallentata, sotto le 200mila unità nel corso di tre anni. Ad oggi i detenuti stranieri presenti sono 17.723, il 31,3% dei presenti. Una percentuale pari allo 0,34% degli stranieri soggiornanti in Italia.  Nel 2011 erano 24.174 gli stranieri detenuti pari al 36,14% della popolazione detenuta nel suo complesso. Una percentuale pari allo 0,52% del totale dei residenti nel Paese che allora era di circa 4 milioni e mezzo di persone.

Gli stranieri non sono collocati in modo omogeneo in Italia. Ci sono regioni ad altissima presenza di stranieri. Più di tutte la Val d’Aosta. Meno di tutte la Campania.
L’unico istituto della Valle d’Aosta, con un dato in lieve incremento rispetto allo scorso anno, presenta una percentuale di popolazione detenuta straniera pari al 61,4% e il Trentino Alto Adige una percentuale pari al 61%. Altre regioni con presenze notevolmente elevate sono la Liguria (54%), il Veneto (50,1%), l’Emilia Romagna (48,1%), la Lombardia (46,2%) e il Friuli Venezia Giulia (41,9%). Passando ora agli istituti che registrano presenze inferiori alla media abbiamo la Calabria (21,2%), l’Abruzzo (17,6%), la Basilicata (15,4%), la Sicilia (14,4%) e la Campania (12,4%).

In Sardegna i due istituti con più stranieri, segno di una politica di allontanamento dal continente e dai loro legami.
Le percentuali più alte si registrano in Sardegna nella Casa di reclusione di Arbus “Is Arenas” (68,8%) e quella di Onani “Mamone” (71,1%), e poi a Cremona (68,03%), Piacenza “San Lazzaro” (64,71%), Alessandria “Cantiello e Gaeta” (64,5%), di Bolzano (64,2%), di Firenze “Sollicciano” (63,3%).

Molti stranieri sono in attesa di giudizio. Se gli stranieri a fine aprile erano il 31,3% dei presenti, erano però sovra-rappresentati tra le persone in custodia cautelare (33,7%), ed in particolar modo tra le persone in attesa di processo (35%), mentre erano sottorappresentati tra le persone con condanna definitiva (30,2%).

Di solito devono scontare pene brevi. Bassissimo ad esempio il numero degli ergastolani stranieri. Segno di una criminalità meno organizzata e autrice di delitti meno gravi. Quanto al residuo pena da scontare, le differenze tra italiani e stranieri sono enormi. Basti pensare che tra coloro che hanno un residuo pena inferiore ad un anno, su un totale di 7.259 persone, gli stranieri sono 3.052, il 42,04%, mentre sono pochissimi i detenuti stranieri che presentano un residuo pena superiore ai 20 anni, 76 su 457, solo il 16,6%, e 123 su 1.856 sono gli ergastolani, il 6,6%.

Marocco, Romania, Albania, Tunisia e Nigeria le nazionalità più rappresentate. In calo però rumeni ed albanesi.
Le nazionalità più presenti sono quelle del Marocco, con il 20,3% del totale dei detenuti stranieri, Romania con l’11,6%, Albania con il 10,3%, Tunisia con il 10,1%, Nigeria con 7,1%. I siriani sono lo 0,3%.

Antonella Patete

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)