Al Barbarigo pranzo di Natale con i poveri

I ragazzi del Barbarigo, molti ex allievi ai primi anni dell'università e numerosi genitori organizzano il pranzo di Natale per i poveri della città in collaborazione con la Comunità di sant'Egidio. L'appuntamento è per domenica 13 dicembre negli spazi dell'istituto diocesano di via Rogati.

Al Barbarigo pranzo di Natale con i poveri

Il 13 dicembre, terza domenica di avvento o della gioia, l’istituto Barbarigo organizza un pranzo di Natale per i poveri della città. Protagonisti i ragazzi della scuola paritaria della diocesi, aiutati da alcuni genitori, docenti e volontari. «Il giubileo della misericordia è appena iniziato – spiega don Lorenzo Celi, animatore spirituale dell’istituto – e tra le opere di misericordia rientra appunto il dare da mangiare agli affamati». L’iniziativa giunge quest’anno alla sua seconda edizione ed è organizzata dall’istituto di via Rogati grazie al Gruppo giovani Barbarigo (GgB), che riunisce allievi ed ex allievi dei primi anni di università, e all’associazione dei genitori della scuola (Agib).

L’anno scorso all’organizzazione hanno partecipato circa settanta persone: «Tutti sono rimasti colpiti dal clima molto bello. Gli ospiti si sono sentiti di casa, mentre la condivisione delle esperienze ha permesso ai ragazzi del Barbarigo uno sguardo nuovo, oltre gli stereotipi che spesso circondano i poveri e che contribuiscono ancora di più alla loro emarginazione». Un momento straordinario e particolare, che però si vuole far divenire espressione di uno stile che poco a poco permei sempre più la quotidianità dei ragazzi. Anche per questo gli allievi si sono attivati già da due settimane, organizzando i dettagli dell’evento e portando gli inviti direttamente agli interessati in vari luoghi della città, come la stazione e le mense per i poveri. Già adesso inoltre diversi giovani dell’istituto e del GgB partecipano ad attività di volontariato, ad esempio nella distribuzione di cibo nella vicina parrocchia di Santa Croce o alla colletta alimentare: varie esperienze che poi vengono condivise con i compagni a lezione oppure durante altre occasioni di incontro.

Anche quest’anno l’iniziativa è appoggiata dalla Comunità di sant’Egidio: «Organizziamo già un pranzo il giorno di Natale, a cui partecipano centinaia di poveri della città – spiega Tommaso Opocher, responsabile delle attività con i giovani di Padova – ma abbiamo comunque risposto volentieri alla richiesta di supporto da parte della scuola». Secondo l’esperienza di Sant’Egidio, che da sempre mette i poveri al centro, «con queste iniziative si propone una via di felicità per la vita e inoltre si contribuisce a creare un clima di solidarietà in città. Si è più felici quando si dona». Ma di cosa hanno bisogno i poveri concretamente? «Non solo di cose materiali ma anche di rapporti umani. Per questo, ad esempio, abbiamo consigliato ai ragazzi non soltanto di servire gli ospiti a tavola, ma di mangiare con loro. Vivere il Natale assieme a loro è una grande possibilità per i ragazzi».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)