Fondazione antiusura di Bari. Mons. D’Urso: “In Puglia bruciati oltre 4 miliardi con i ‘giochi’ gestiti dallo Stato”

Sul fronte delle attività, nel 2018 sono state ascoltate 450 tra persone e famiglie dalla Fondazione barese e dalle 11 diocesi convenzionate. Con alcune diocesi è stato promosso un percorso “per assicurare – scrive D’Urso - le anticipazioni per il rientro in bonis delle persone 'a rischio casa'”. L’esperienza positiva “ha permesso la ripresa del normale pagamento delle rate”; la procedura, visti i risultati, sarà usata anche in futuro

Fondazione antiusura di Bari. Mons. D’Urso: “In Puglia bruciati oltre 4 miliardi con i ‘giochi’ gestiti dallo Stato”

Una Puglia “malata di azzardo”. È la denuncia di mons. Alberto D’Urso, presidente della Fondazione antiusura “San Nicola e Santi Medici” di Bari, che ieri sera nel capoluogo pugliese ha presentato il bilancio delle attività svolte. “Anche nel 2018 – scrive D’Urso nella relazione socio-pastorale – l’azzardo non ha mollato la presa facendo bruciare ai pugliesi poco più di 4 miliardi, soltanto sull’altare dei ‘giochi’ gestiti dallo Stato”. Su questo fronte, “il Legislatore regionale, così come quello nazionale, finora si è dimostrato poco incisivo e persuasivo nell’approntare una disciplina organica che riduca effettivamente il consumo”. Per la prevenzione dell’usura, i fondi statali, sebbene “insufficienti”, sono “serviti a dare un po’ di respiro” alla Fondazione. Mentre il Tavolo tecnico istituito dalla Regione per prevenire l’azzardo “ad oggi, a distanza di oltre due anni, non ha prodotto il benché minimo risultato”, lamenta D’Urso. Sul fronte delle attività, nel 2018 sono state ascoltate 450 tra persone e famiglie dalla Fondazione barese e dalle 11 diocesi convenzionate. Con alcune diocesi è stato promosso un percorso “per assicurare – scrive D’Urso – le anticipazioni per il rientro in bonis delle persone ‘a rischio casa’”. L’esperienza positiva “ha permesso la ripresa del normale pagamento delle rate”; la procedura, visti i risultati, sarà usata anche in futuro.

Nel 2018, grazie ai fondi statali sono state garantite 10 pratiche di mutui ipotecari, 6 in più del 2017, per 479mila euro; mentre sono stati garantiti 38 interventi – per oltre 126mila euro – grazie ai fondi della Fondazione che, inoltre, ha affiancato otto persone, dato “in controtendenza rispetto agli altri anni”, nella denuncia degli usurai.

“Il problema dell’usura persiste ed è reso ancora più crudo e difficile da affrontare per la diffusione del gioco d’azzardo, che sta creando un problema di sovraindebitamento nelle famiglie di dimensioni inimmaginabili”, ha commentato il vice presidente della Fondazione, Paolo Vitti. “Il nostro intervento nel 2018 è stato certamente più forte rispetto a quello dell’anno precedente; però dobbiamo fare i conti con una alimentazione dei fondi a nostra disposizione che, purtroppo, procede da parte dello Stato e delle amministrazioni locali in maniera sempre più rallentata”, aggiunge. Per quanto riguarda queste ultime, per esempio, “il Comune di Bari – prosegue – è socio fondatore della Fondazione San Nicola e Santi Medici ma ciò nonostante, ormai da tre anni, non eroga alcun contributo nei confronti della Fondazione. Teniamo presente che gestiamo non solo il fondo statale di prevenzione a norma dell’art 15 della legge antiusura, ma spesso con i fondi propri della Fondazione, che ci rivengono, ad esempio, dalle contribuzioni di enti, privati, 8 per mille, andiamo incontro alle esigenze essenziali della gente che si presenta in Fondazione perché ha difficoltà a pagare bollette delle utenze o il fitto di casa o ha tante piccole necessità”, per le quali “rispetto alle amministrazioni locali, svolgiamo una funzione surrogatoria”.

L’onda lunga della crisi non si è fermata, continua Vitti, “anzi, temiamo che il grosso di questa situazione debba ancora manifestarsi, nel senso che ormai le famiglie hanno raschiato il barile, hanno dato fondo ai risparmi e alle dotazioni di emergenza e adesso, proprio adesso”, pur sperando che “i provvedenti nazionali possano avere impatto positivo”, la Fondazione “verifica il momento più pesante di manifestazione della crisi economica”, iniziata più di 10 anni fa.

“L’usura è una piaga sempre da condannare. Ancora oggi questa Fondazione è e rimarrà un segno visibile della nostra chiesa locale”, ha detto il vicario generale della diocesi di Bari-Bitonto, Domenico Ciavarella, intervenendo alla assemblea di ieri. Nel 25° anniversario della Fondazione, che “vogliamo accompagnare col sostegno e la preghiera”, Ciavarella ha ricordato il messaggio pasquale del 1994 “Strangolati dall’usura” dell’arcivescovo Mariano Magrassi, che promosse la costituzione della Fondazione. In quel messaggio, Magrassi evidenziava che “se l’usura si organizza, si può organizzare anche la solidarietà”. La Fondazione, ha concluso, continuerà ad “accompagnare ogni vittima di usura per dare dignità ad ogni uomo e donna”.

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Fonte: Sir