I missionari per sette giorni annunceranno Gesù a giovani e non

A Carceri i missionari incontrano i giovani: dal 17 al 25 febbraio i Servi di Nazareth annunceranno il Vangelo nelle case e durante gli incontri di approfondimento. Non mancheranno neppure le occasioni di festa come la lotteria o il torneo di calcio. L'obiettivo è raggiungere chi è lontano dalla vita parrocchiale e offrire un percorso di crescita a chi già collabora.

I missionari per sette giorni annunceranno Gesù a giovani e non

A Carceri le missioni incontrano i giovani per annunciare la gioia del Vangelo. Da sabato 17 a domenica 25 febbraio la parrocchia ospiterà sette missionari della congregazione dei Servi di Nazareth, che busseranno alla porta dei ragazzi delle superiori e dei giovani fino ai 25 anni. I missionari cercheranno di incontrare i ragazzi non soltanto nelle loro case, ma anche nei luoghi che frequentano più spesso: dalla fermata della corriera al campo di calcio, dal patronato al bar del paese, per invitarli a partecipare ai momenti di riflessione sulla Parola. L’appuntamento serale sarà in un “terreno neutro”, all’interno degli spazi messi a disposizione dal Comune, in modo tale che anche chi è “lontano” dalla vita parrocchiale possa partecipare senza sentirsi a disagio.

Ma i ragazzi e i giovani non saranno gli unici destinatari dell’annuncio di fede: i quattro sacerdoti, la suora e i due laici incontreranno anche i bambini delle elementari e i loro compagni delle medie, oltre a trascorrere qualche ora con gli adulti per riflettere insieme a loro sulla difficoltà e al tempo stesso sulla bellezza di mettere in pratica il Vangelo. Accanto ai momenti di preghiera, come la veglia di sabato 24 e la messa conclusiva di domenica 25, non mancheranno le occasioni di festa, come la lotteria o il torneo di calcio.

«L’obiettivo di queste due settimane di missione – spiega il parroco don Andrea Ceolato – è un primo annuncio della fede, con l’intenzione che poi ci sia una certa continuità con le attività parrocchiali. Vorremmo raggiungere i ragazzi che non frequentano la chiesa e al tempo stesso offrire a quelli che già collaborano un’occasione di crescita». Un piccolo seme, insomma, che la comunità si augura possa portare frutto. E l’esperimento, nell’arco dei prossimi tre anni, coinvolgerà anche le parrocchie vicine di Bresega, Ponso e Vighizzolo. Le quattro comunità, infatti, collaborano ormai da più di un anno, condividendo sia i parroci, sia le nuove sfide pastorali.

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