Mese del Seminario. Il Minore si allarga. Porte aperte alla pastorale vocazionale

La comunità di Rubano è in continua evoluzione. Pensando al futuro, non troppo lontano, si immagina così...

Mese del Seminario. Il Minore si allarga. Porte aperte alla pastorale vocazionale

«Una realtà in continua evoluzione. Questo è, ed è sempre stato, il seminario minore». Ci tengono a sottolinearlo con forza il prorettore, don Alessio Rossetto, e l’animatore vocazionale, don Alberto Sonda. E non è un caso che queste due “voci” parlino all’unisono. «Da tempo si sta ragionando sulla relazione tra seminario minore e pastorale vocazionale – spiegano i due sacerdoti – La pastorale vocazionale non è lo sforzo di una Diocesi di trovare nuovi seminaristi; non è il servizio di reclutamento del seminario. Ma il seminario minore è la forma più coinvolgente e curata di pastorale vocazionale, che però… non può esaurirsi nella proposta del seminario minore, ma nemmeno nello sforzo dell’animatore vocazionale. Il seminario minore e la pastorale vocazionale diocesana, quindi, sono il "luogo" dove questa proposta trova un’attenzione più diretta e, magari, un modello che possa essere di riferimento anche per altre proposte».

Questa riflessione ha portato l’equipe educativa del seminario minore a muoversi, già lo scorso anno, verso una precisa “direzione”. «Ci immaginiamo la comunità vocazionale dei prossimi anni, che abiterà in seminario minore a Rubano – spiega don Alessio – formata da una comunità di adolescenti residente e numericamente significativa (adesso è formata da 13 adolescenti dalla prima alla quinta superiore), che garantisca un percorso comunitario e fraterno, e da un gruppo di coetanei che possa vivere una proposta vocazionale sufficientemente strutturata, anche senza abitare in maniera continuativa in seminario minore. Proposta che possa accompagnare gli adolescenti in un percorso spirituale, umano, affettivo e intellettuale».

Gli “spunti” per questa comunità vocazionale ci sono già: i gruppi Davide e Sarai, rispettivamente per maschi e femmine. Sono composti da adolescenti motivati a compiere un percorso di fede che li porti a porti a chiedersi: cosa desidero per la mia vita e cosa desidera il Signore per la mia vita? «I gruppi Davide e Sarai – racconta don Alberto – sono un’occasione preziosa di incontro tra gli adolescenti e i seminaristi. Sono un modo per far toccare con mano la vita comunitaria, che ha ancora oggi un grande valore formativo sotto il profilo umano, certamente, ma anche spirituale. Proprio per far sperimentare la vita comunitaria, promuoviamo diverse occasioni in cui gli adolescenti dei gruppi Davide e Sarai vivono insieme ai seminaristi: incontri formativi, ritiri spirituali, momenti di festa...».

Non mancano, poi, occasioni in cui il seminario si apre ancora di più: con la scuola di preghiera per adolescenti, ad esempio. «Anche questo è un modo per incontrare i seminaristi – concludono don Alessio e don Alberto – e per fare esperienza di preghiera insieme a loro». La scuola di preghiera inizia l’8 novembre (dalle 20 alle 21, info: seminariopadova.it).

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