Veggiano. Tre anni di interventi verso la conclusione

Veggiano Dopo i lavori agli interni della chiesa e al campanile, ora è il momento dei restauri alla facciata e agli esterni

Veggiano. Tre anni di interventi verso la conclusione

Sono in dirittura d’arrivo i lavori di restauro alle facciate della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo a Veggiano. Un intervento che, di fatto, si pone come opera conclusiva di una serie interventi in atto dal 2019 quando, il 16 luglio, lo scoppio di una caldaia aveva danneggiato gli interni della chiesa, prontamente risistemati. «Quell’incidente – racconta il parroco, don Gian Marco Vezzaro – aveva provocato qualche danno a porte e finestre posteriori ma soprattutto causato, con il fumo dell’incendio, l’annerimento delle pareti interne della chiesa. Grazie all’assicurazione diocesana si era potuto subito rimettere mano al ripristino dei danni e alla ritinteggiatura degli interni, e si era colta l’occasione per rifare totalmente il vecchio impianto elettrico, ormai fuori norma, e l’illuminazione, ora a led». Già prima dello scoppio, però, la parrocchia stava programmando la messa in sicurezza del campanile: durante i lavori di restauro dell’interno della chiesa, quindi, si è realizzata la posa in opera di un nuovo castello di campane, che ora non sono più sullo stesso piano ma due sotto e altrettante sopra, a cura della ditta Elettrocampane Giacometti di Enzo Danieletto & C. Il cosiddetto “Bonusfacciate” governativo si è presentato nel frattempo come opportunità per concludere il ciclo di lavori avviato: a febbraio 2021 la parrocchia si attivava per richiedere l’autorizzazione e nell’autunno scorso sono partiti i lavori di restauro delle facciate esterne del campanile, cui si sono aggiunti il consolidamento dell’intelaiatura della cuspide, l’impianto anti piccione e un nuovo parafulmine. Terminati a inizio gennaio 2022 i lavori sul campanile, a fine mese si è invece provveduto a mettere mano agli esterni della chiesa: il progetto riguarda principalmente il restauro delle facciate (intonaci e materiali lapidei) e le fasi operative si possono inquadrare in tre passaggi: pulizia, consolidamento e protezione finale mediante una tinteggiatura a tonalità tenui che richiamano la tradizione locale. Si sta attualmente intervenendo anche sulle pareti laterali e alla predisposizione, anche per la chiesa, dell’impianto anti piccione e alla sistemazione di alcune vetrate. Il bilancio tracciato da don Vezzaro è positivo: «La Provvidenza ci ha molto aiutati: siamo riusciti in pochi anni a fare una serie di sistemazioni anche urgenti che da soli non saremmo stati in grado di sostenere. In totale la parrocchia sosterrà costi per circa 180 mila euro su una mole di interventi di oltre 700 mila, in parte ottenuti da prestiti di cui 35 mila dal Fondo di solidarietà ecclesiale. Un ringraziamento va anche ai membri del Consiglio parrocchiale per la gestione economica, che hanno avuto spesso l’intuizione giusta per dare inizio ai progetti, e all’amministrazione comunale che è stata sempre molto collaborativa. Con pazienza, ci si affida ora alla generosità dei parrocchiani per saldare al più presto i debiti contratti». I lavori di restauro dell’interno della chiesa sono stati realizzati dalla ditta Borin, l’impianto elettrico è opera della ditta Melloncelli, i restauri delle facciate (chiesa e campanile) di RWS Restauro e Conservazione; il direttore dei lavori è l’architetto Daniela De Zuccato, progetto dell’architetto Luca Bertolin e del geometra Simone Zuppa, che ha seguito tutti gli interventi fin dall’inizio.

Tre anni fa lo scoppio della caldaia.

Era il 16 luglio 2019 quando lo scoppio di una caldaia aveva danneggiato e annerito l’interno della chiesa. Da allora, oltre alla riparazione dei danni, la parrocchia ha eseguito altri vari lavori ormai in via di conclusione.

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