Guerra in Ucraina, Donatella Di Cesare: «Tutti quelli contrari alle armi non hanno voce in capitolo»

«Una grande ecatombe. È già un suicidio di massa, un terrificante martirio collettivo». Donatella Di Cesare, docente ordinario di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, continua a dar voce a chi non si allinea al pensiero unico sulla guerra in Ucraina. Di Cesare ha ribadito le ragioni dell’alternativa al massacro anche allo Sherwood Festival di Padova durante il dibattito “La guerra oltre la guerra” con la filosofa Ida Dominijanni, l’economista Andrea Fumagalli e lo scrittore Davide Grasso. «Oggi più che mai lo sforzo è di evitare l’alternativa di schierarsi con i russi o con gli ucraini. Il punto è la catastrofe dell’Europa, che era nata con il compito di far coabitare popoli, non di assecondare nazionalismi o peggio gabbie etniche».

Guerra in Ucraina, Donatella Di Cesare: «Tutti quelli contrari alle armi non hanno voce in capitolo»
«Una grande ecatombe. È già un suicidio di massa, un terrificante martirio collettivo». Donatella Di Cesare, docente ordinario di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, continua a dar voce a chi non si allinea al pensiero unico sulla guerra in Ucraina. In tv si era esposta così: «C'è un problema democratico: tutti quelli contrari alle armi non hanno voce in capitolo». E la reazione non si è fatta attendere. Da Aldo Grasso al sistema dei media hanno fatto scattare una sorta di censura, spesso addirittura...