Sicurezza alimentare, l’Italia fa un altro passo in avanti. Un disegno di legge aumenta i controlli e gli obblighi di chi produce e commercia alimenti

L’Italia non solo difende le grandi etichette agroalimentari, le denominazioni di origine e vini pregiati, ma si prende cura di tutto l’agroalimentare che viene offerto ai mercati al dettaglio

Sicurezza alimentare, l’Italia fa un altro passo in avanti. Un disegno di legge aumenta i controlli e gli obblighi di chi produce e commercia alim...

L’Italia prende con decisione la strada della corretta informazione alimentare e della lotta ancora più dura contro le contraffazioni e le frodi alimentari. Passo importante, nel solco – occorre dirlo – della tradizione che fa del nostro Paese non solo la patria del miglior agroalimentare ma, soprattutto, quella della più alta attenzione verso la sicurezza e la salubrità degli alimenti. Il governo ha qualche giorno fa dato il suo via libera ad un Disegno di legge per la “difesa dei prodotti alimentari italiani” che adesso inizia il suo cammino parlamentare.

Due, come si è detto, gli obiettivi di fondo. Da una parte garantire ancora di più l’origine e la salubrità degli alimenti posti in commercio e, dall’altra, compiere un ulteriore passo in avanti contro il cosiddetto Italian Sounding e le frodi nel settore agroalimentare che valgono miliardi di euro.

Presentando il Ddl, il governo ha evidenziato i suoi punti forti. In linea generale, il provvedimento conta 18 articoli e introduce nuove sanzioni sia penali che amministrative per chi viola le normative in ambito alimentare. Tra le novità più significative c’è certamente l’introduzione del reato di “Frode alimentare” che amplia – è stato spiegato – “il novero delle condotte ingannevoli punibili, comprendendo tutti i soggetti coinvolti nella filiera alimentare”. Detto in altri termini, saranno punite tutte quelle “azioni che determinano un pregiudizio per il consumatore in termini di provenienza, qualità o quantità dei prodotti alimentari”. E non solo. Lo stesso DDL contiene anche un reato specifico, quello di “Commercio di alimenti con segni mendaci”, per contrastare le pratiche ingannevoli relative all’etichettatura e alle indicazioni sui prodotti. Viene anche introdotto il reato di “agropirateria”, che colpisce chi, “con più operazioni e con modalità organizzate e continuative, commette frodi ai danni degli acquirenti di prodotti alimentari”.

Più in generale, inoltre, sono accresciute le protezioni verso i prodotti a denominazione di origine e viene istituita anche una speciale commissione amministrativa oltre che la possibilità di sanare rapidamente sanzioni sempre amministrative che possono comunque bloccare partite di merce.

Dal punto di vista sociale, infine, il disegno di legge contiene anche un passaggio importante. E’ prevista infatti la destinazione a scopi benefici degli alimenti confiscati a causa di pratiche fraudolente anche in caso di sequestro. Gli alimenti sequestrati potranno così essere destinati ad enti pubblici o associazioni e consorzi con compiti assistenziali.

Il provvedimento del governo – atteso da oltre dieci anni soprattutto da Coldiretti – è stato accolto con una pressoché generale approvazione da parte delle organizzazioni dei produttori agricoli. E con ragione. In gioco, solo per la parte legata alle frodi e alle informazioni fuorvianti, ci sono miliardi di euro di giro d’affari e il buon nome dell’agroalimentare nazionale. In ballo, poi, anche la salubrità degli alimenti e quindi la sicurezza alimentare dei consumatori. Ciò che più conta, forse, è proprio questo aspetto. L’Italia non solo difende le grandi etichette agroalimentari, le denominazioni di origine e vini pregiati, ma si prende cura di tutto l’agroalimentare che viene offerto ai mercati al dettaglio. Un dettaglio di non poco conto, soprattutto in un momento in cui le difficoltà economiche delle famiglie possono spingere verso acquisti più attenti al prezzo e meno alla qualità. Adesso occorre attendere due cose: l’approvazione rapida del disegno di legge e la sua altrettanto rapida ed efficace applicazione.

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Fonte: Sir