Segusino. Nel presepe dell'ultimo Natale in trincea

“1917, Natale in trincea” è il titolo scelto per l'edizione 2017 del famoso presepe di Segusino, realizzato dalla parrocchia di santa Lucia in collaborazione con l'associazione Amici del presepe di Segusino. Si estende su 100mq e si inserisce in un fitto programma tutto dedicato al Natale.

Segusino. Nel presepe dell'ultimo Natale in trincea

“1917, Natale in trincea” è il titolo scelto per l'edizione 2017 del famoso presepe artistico di Segusino, realizzato dalla parrocchia di santa Lucia in collaborazione con l'associazione Amici del presepe di Segusino. La scena a tema, quella che caratterizza e si diversifica ogni anno, è ambientata durante l'ultimo natale della Prima guerra mondiale, sul fronte del monte Grappa.

«Siamo nella conca del basso feltrino – spiega Carlo Stramare, presidente dell'associazione – dove quattro paesi, Segusino, Quero, Vas e Alano di Piave, dal monte Grappa sembravano piccole borgate. Qui però vivevano donne, anziani, bambini, figli, mogli, padri e madri e c'erano le case, “le case amiche”. Abbiamo voluto rappresentare questo contrasto: da un lato bisognava sparare per bloccare l'avanzata nemica, ma si sparava sui borghi “amici”. Il Natale 1917 è stato l'ultimo in trincea, la storia ufficiale non parla di tregue come avvenne nei natali precedenti e non narra nemmeno dei rapporti di “amicizia” che nacquero fra soldati avversari, ragazzi di 18 anni che si lanciavano il tabacco da una trincea all'altra in cambio di un po' di cibo. Ecco, il presepe di quest'anno vuole proprio ricordare ciò che hanno vissuto quei ragazzi in trincea e lo fa immaginando una simbolica stretta di mano tra un militare italiano e uno austriaco. Come dire, correndo il rischio di andare incontro ad un “dubbio storico”, che abbiamo fatto pace per Natale. E vogliamo anche lasciare una provocazione a chi viene a visitare il presepe: e se fosse andata così?».

Oltre a questa ambientazione particolare, nel presepe anche un'altra novità rispetto agli anni scorsi: una scena dedicata a don Antonio Riva, cappellano di Segusino profugo insieme ad altri 1100 segusinesi a Fregona. Il restante percorso, che si snoda su una superficie di ben 100 mq, mantiene l'ambientazione tradizionale degli anni '20-'50, con la cura dei particolari, abili giochi di specchi per aumentare la prospettiva e con effetti di luce e di forte impatto come la neve che cade. Oltre al presepe artistico, nei borghi e nei paesi limitrofi il calendario prevede fino ai primi di febbraio, una serie di eventi e rappresentazioni collegate: mostre sui profughi, allestimenti natalizi, canti.

La notte di Natale, novità di quest'anno, la pro loco promuove l'evento “Natale in contrada”: seguendo un percorso, con partenza alle 18 da Corte Finandri, in piazza a Segusino, attraverso le contrade, degustando vin brulè e altre specialità, si arriva alle 23.30 al presepe artistico e poi si può partecipare alla celebrazione della messa nella chiesa di santa Lucia. Per info e dettagli sul ricco programma: www.presepesegusino.it

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