Europa: sostanze pericolose, rischio troppo alto

Le sostanze pericolose continuano a rappresentare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori europei. Sono centomila l’anno le vite perse e il 52% dei decessi è causato da un tumore. Il costo economico di questa tragedia oscilla tra i 270 e 610 miliardi di euro l'anno di perdite. Al via una campagna di sensibilizzazione voluta dalla Unione europea.

Europa: sostanze pericolose, rischio troppo alto

Il lavoro, un bene prezioso che però continua a mietere vittime anche in Europa. Non solo gli infortuni sul lavoro: anche le sostanze pericolose continuano a rappresentare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori europei: si tratta di una crisi sanitaria nascosta che costa 100 mila vite all’anno, col 52 per cento dei decessi legati a un’attività professionale dovuti al cancro.

Si sa che le patologie oncologiche causate dall'esposizione a sostanze chimiche sul luogo di lavoro possono essere prevenute riducendo o eliminando le situazioni di rischio. Ma i dati dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) sono preoccupanti: il 17 per cento dei lavoratori dell’Ue maneggia o ha la pelle a contatto con sostanze chimiche per almeno un quarto del tempo lavorativo e nel 38 per cento delle aziende sono presenti sostanze bio-chimiche. Non solo: il 15 per cento dei lavoratori inala fumi, polveri e particolato e un altro 11 respira i vapori di solventi.

Uno studio sui costi dei tumori professionali nell'Unione europea, commissionato dall'Etui (European trade union institute) ha rivelato che sono ancora i lavoratori manuali ha subire i più alti livelli di esposizione agli agenti cancerogeni. Dallo studio emergono anche i costi economici del cancro per il mondo produttivo: tra 270 e 610 miliardi di euro l'anno di perdite, vale a dire dall'1,8 al 4,1 per cento del prodotto interno lordo dell'Unione europea. Nel conteggio rientrano i costi delle cure mediche a carico dei sistemi sanitari degli Stati membri, i costi indiretti per lavoratori e datori di lavoro e i costi umani per le vittime.

Recentemente la Commissione europea ha proposto di limitare l'esposizione dei lavoratori a cinque sostanze chimiche cancerogene, riprendendo in mano il processo di revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni. «Continueremo a sensibilizzare e ad agire per limitare l'esposizione dei lavoratori a sostanze chimiche cancerogene – ha sottolineato il Commissario europeo Marianne Thyssen, nella conferenza stampa di presentazione della nuova campagna “Ambienti di lavoro sani per la gestione di sostanze pericolose” – Questa è una priorità chiave per la Commissione europea, anche perché il pilastro europeo dei diritti sociali conferisce ai lavoratori un alto livello di protezione della loro sicurezza e salute sul lavoro».

La campagna vuole promuovere tecniche per la corretta gestione delle sostanze pericolose sul posto di lavoro: dalla valutazione del rischio, all’eliminazione, alla sostituzione. Molti lavoratori non sono infatti consapevoli che non sono solo i prodotti chimici etichettati con informazioni di rischio e di sicurezza a poter causare danni: altre sostanze comunemente usate in tutti i settori possono essere pericolose se il loro uso non è gestito in modo efficace.

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