Chiesa nel mondo

Un pensiero a Gerusalemme, ai fratelli e alle sorelle di Gaza e ai pellegrini: a rivolgerlo da Gerusalemme, è stato il patriarca latino, card. Pierbattista Pizzaballa, al termine della Processione delle Palme che, oggi pomeriggio, ha attraversato la Città Santa dal santuario di Betfage, in cima al monte degli Ulivi, fino alla chiesa di Sant’Anna, presso la porta dei Leoni. 

"La chiesa di Terra Santa sta vivendo un prolungato Venerdì Santo, quasi schiacciata dal peso della Croce. Ma non sarà un Venerdì Santo eterno. Prima o poi finirà e il sole di Pasqua sorgerà anche per la chiesa di Gerusalemme": lo dice il Custode di Terra Santa, padre Patton. Questa Pasqua è anche occasione per “dare senso alla sofferenza di quei milioni di cristiani nel mondo ai quali nessuno da voce". La testimonianza dei cristiani di Gaza

Papa Francesco, salutando al termine dell’udienza generale di mercoledì 20 marzo i vari gruppi di pellegrini, rivolgendosi ai polacchi ha auspicato “che la Polonia sia una terra che tuteli la vita in ogni suo istante, da quando sorge nel grembo materno fino alla sua fine naturale. Non dimenticate che nessuno è padrone della vita, né propria né di quella degli altri”. Il Papa ha anche sottolineato che quel “suo sogno” è stato da lui già “espresso qualche anno fa” in riferimento a tutta Europa

Domani pomeriggio, da Betfage partirà la processione delle Palme ma senza pellegrini a causa della guerra a Gaza. Israele ha concesso pochi permessi ai cristiani locali che non potranno partecipare in gran numero, come negli anni scorsi, ai riti pasquali. Il clima non è quello della festa. Il custode di Terra Santa avverte: "Attenti a non cadere nella tentazione di contarci. Non è il numero a dare significato alla celebrazione"

Il dossier "Camminare insieme" ripercorre gli interventi a sostegno della popolazione, mai cessati dopo il devastante sisma del 2010. Non solo sostegno economico, ma anche la vicinanza dei missionari, che - in alcuni casi - hanno anche offerto la loro vita

Don Gabriele Pipinato, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Conferenza episcopale italiana, presenta il dossier su Haiti. Un dettagliato documento per raccontare la spaventosa crisi umanitaria che ora sta devastando un Paese che vive da anni un’emergenza permanente e che rischia di scivolare verso una sanguinosissima guerra civile

“Camminiamo come pellegrini di speranza verso l’Anno Santo, perché nella riscoperta della propria vocazione e mettendo in relazione i diversi doni dello Spirito, possiamo essere nel mondo portatori e testimoni del sogno di Gesù: formare una sola famiglia, unita nell’amore di Dio e stretta nel vincolo della carità, della condivisione e della fraternità”.

No ai “falsi messaggi della camorra”, sì alla limpida testimonianza di don Peppe Diana. Lo scrive il Papa, nella lettera inviata a mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, per il 30° anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana. 

Papa Francesco nutre una speciale devozione per lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù, al quale ha dedicato una lettera apostolica, un anno speciale e un ciclo di catechesi. Ma le radici del suo rapporto di intimità spirituale con il "custode della Chiesa" risalgono alle origini della sua vocazione e del suo pontificato, iniziato undici anni fa

La vivace e mai spenta attualità del pensiero di Tommaso d’Aquino, maestro di tutti noi, si può mostrare in tanti modi e a partire da tante tematiche da lui affrontate nel suo percorso speculativo. Senza voler cedere alla tentazione neoscolastica, che porterebbe a ritenere il più grande pensatore italiano di tutti i tempi capace di risolvere tutti i problemi, anche quelli che la modernità e la post(neo)modernità pongono a tutti e a ciascuno di noi, mi sembra di poter segnalare tre aspetti, a mio avviso profondamente fecondi, del suo pensiero che interpellano il nostro presente