Formazione, confronto e preghiera... per iniziare
Domenica 2 ottobre il tradizionale convegno educatori dell'Azione cattolica. Gli educatori Acr parlano di gioia evangelica con gli ospiti dell’Opsa; issimi e giovani si concentrano sulla Parola “al centro”. Vangelo e chiesa in uscita per gli accompagnatori degli adulti.
Ottobre non è ottobre se non inizia con il convegno diocesano degli educatori.
Domenica 2 l’Ac, com’è tradizione, offre una mattinata di formazione, confronto e preghiera a quanti si dedicano al servizio e alla responsabilità educativa dentro i gruppi associativi.
La giornata si apre per tutti alle 8.45
Per gli educatori Acr l’appuntamento è al teatro dell’Opsa; per giovani e issimi in seminario minore a Rubano; gli accompagnatori degli adulti si incontrano nel centro parrocchiale di Rubano. Si ritrovano quindi tutti assieme alle 12 per l’eucaristia nella chiesa dell’Opsa.
“Circondati di gioia” è lo slogan della mattinata dell’Acr.
Dopo l’accoglienza e i saluti del nuovo assistente don Vito Di Rienzo, si terrà la presentazione del cammino annuale mutuato dal percorso nazionale, che porterà il 21 maggio all’Acierrissimo.
In platea, accanto agli educatori, ci saranno anche gli ospiti dell’Opsa. «Ci offriranno uno spettacolo – spiega don Stefano Manzardo, assistente unitario di Ac – e con Marta Michelotto, responsabile degli educatori dell’Opsa, approfondiremo il tema di come vivere la gioia evangelica oggi, anche partendo dalla realtà degli ospiti della struttura». Il tutto sempre con lo stile Acr, fatto anche di giochi, canti e festa.
“Fai centro! C’è più gusto” è il tema della riflessione per educatori giovani e issimi, partendo proprio dal dar parola e voce a loro.
«La domanda che ci porremo – afferma Carmen Savarese, vicepresidente del settore – è questa: qual è la Parola al centro della nostra persona e del nostro essere cristiani ed educatori? E quindi come accogliere le parole che i giovanissimi, in particolare, hanno dentro? Abbiamo scoperto quest’estate che non hanno paura di parlare del vangelo e che il loro cuore è già abitato dalle parole di Gesù».
Don Stefano Ferraretto, educatore del seminario maggiore, aiuterà gli educatori, secondo una modalità laboratoriale, a interrogarsi sull’esperienza di Cristo che hanno i giovani e nel come aiutarli a crescere nella fede. Uno spazio della mattinata sarà dedicato alla presentazione degli eventi di settore e della vita diocesana, in particolare del prossimo Acierrissimo, e del sinodo dei giovani con l’intervento di don Paolo Zaramella.
“La gioia del vangelo, adulti per una chiesa in uscita” lo slogan che guiderà il lavoro degli accompagnatori degli adulti
Apartire dall’Evangelii gaudium, e aiutati da Ilaria Vellani (filosofa, già presidente diocesana dell’Ac di Carpi), metteranno a fuoco la dimensione missionaria dell’associazione e come essere oggi Ac in uscita nella chiesa e nel mondo.
«Riprenderemo tre verbi del convegno di Firenze: uscire, annunciare e abitare – spiega Giandomenico Bellomo, vicepresidente diocesano settore adulti – e li legheremo a tre parti del corpo: il cuore, gli occhi e l’intelligenza. Da qui poi si aprirà al dibattito».
Il convegno e l’eucaristia saranno anche l’occasione per salutare gli assistenti chiamati a nuovi incarichi e i nuovi che entrano in associazione.