Papa a Nuovi Orizzonti, summit Onu su clima, migranti, Brexit e parlamento chiuso, Sinodo Amazzonia, vescovi tedeschi, Acli da Mattarella

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa a Nuovi Orizzonti, summit Onu su clima, migranti, Brexit e parlamento chiuso, Sinodo Amazzonia, vescovi tedeschi, Acli da Mattarella

Papa Francesco: a Nuovi Orizzonti, “lo sguardo del Signore è uno sguardo paziente”

“Voi, con le vostre testimonianze, mi avete fatto sentire che lo sguardo del Signore è uno sguardo paziente: sempre ha pazienza. Ti aspetta. Ti aspetta. Sempre. È il Signore della pazienza: ti aspetta e mai fa forza per andare avanti, no, rispetta… Perché Lui sa che con quel primo sguardo è entrato nel tuo cuore, Lui sa che una volta che si sente l’amore non si può tornare indietro”. Lo ha detto Papa Francesco parlando a braccio questa mattina durante la visita a sorpresa alla “Cittadella Cielo” di Frosinone, struttura di accoglienza collegata alla comunità “Nuovi Orizzonti” fondata da Chiara Amirante nel 1993. Ad accompagnare il Santo Padre anche il cantante Andrea Bocelli. In questi giorni la “Cittadella Cielo” ospita i lavori del Consiglio centrale di “Nuovi Orizzonti”. “Le vostre storie – ha detto il Papa rivolgendosi ai giovani ospiti – sono storie di sguardi, tanti sguardi… e mi hanno colpito. E – sentite bene – erano sguardi che non riempivano la vita, uno dietro l’altro…”. Poi “a un certo momento, avete sentito uno sguardo – uno – che non era come gli altri, era quello soltanto: uno sguardo che ti ha guardato con amore. Ti ha guardato con amore. Anch’io conosco quello sguardo”. Francesco si è poi soffermato sulle “voci” di cui hanno parlato i giovani: “le tante voci della vita, le tante voci… Fino al momento in cui avete sentito ‘la’ voce, una voce speciale” che “è unica”, “silenziosa e sonora nello stesso tempo”. Il Papa ha riconosciuto di non aver “risposta alle vostre domande perché non so, non mi viene, non ci sono spiegazioni per una vita, non ci sono modi di chiarire. C’è il mistero, il mistero di un Dio che ci ha tolti dagli inferi, il mistero di un Dio che si è fatto vicino, che mi ha guardato, che mi ha amato, che mi ha parlato, che ha vinto le mie resistenze. E questo è quello che a me piace dirvi… Voi siete un mistero”.

Cambiamenti climatici: al Summit Onu di New Tork non solo Greta Thunberg. Le iniziative per salvare il pianeta

(da New York) “Vi stiamo guardando e questo è tutto sbagliato. Io non dovrei essere qui, io dovrei essere a scuola dall’altra parte dell’oceano, ma voi avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote. Non siete abbastanza maturi per dirci come stanno le cose, ma gli occhi delle future generazioni sono sopra di voi e se scegliete di ingannarci non vi perdoneremo mai”. Le parole d’esordio di Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese, non lasciano indifferenti i grandi della terra riunti a New York per il summit sul clima. Gli applausi sono contenuti, mentre Greta si commuove e l’ascolto resta serio e composto, come quello riservato poco prima al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che non è stato meno tenero nel suo discorso di indirizzo ai capi di stato e di governo seduti di fronte a lui. “Guardatevi attorno”, esordisce Guterres, citando le inondazioni, gli incendi, gli uragani e le distruzioni apocalittiche provocate dai disastri naturali e che lo hanno spinto a convocare non tanto un summit di discorsi e negoziati, ma un incontro d’azione, “dove il biglietto d’ingresso non sono le belle parole ma le azioni serie di cambiamento, poiché se non cambiamo stile di vita, stiamo mettendo a repentaglio la vita di tutti”. E approva che i giovani chiedano con insistenza soluzioni urgenti anche perché si dispone delle risorse finanziarie e tecnologiche per abbattere le emissioni di anidride carbonica del 70% e impedire i danni irrimediabili causati da un aumento della temperatura pari a 2,5 gradi.

Migranti: Conte, “riunione di Malta è un passaggio significativo, non l’ho mi intesa come svolta definitiva e risolutiva del problema”

“La riunione di Malta, che era stata preannunciata da un atteggiamento di maggiore apertura e disponibilità da parte dei maggiori Paesi europei, è un passaggio significativo. Non l’ho mai intesa come la svolta definitiva e risolutiva del problema dell’immigrazione”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, parlando ai giornalisti a New York dopo l’apertura del dibattito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Dobbiamo prendere atto, e disconoscerlo non è onesto intellettualmente, che da ieri c’è una disponibilità ad operare una redistribuzione di tutti quanti i migranti che arrivano – quindi di coloro che cercano asilo, non di coloro che hanno diritto all’asilo”. Conte poi sottolinea un secondo passo avanti, quello della “rotazione dei porti” che “finora non era stato mai accettato”. Si tratta di “due premesse fondamentali perché si possa veramente iniziare a ragionare di un meccanismo europeo che gestisce gli sbarchi sostenibile, perseguibile, razionale”. “È un meccanismo temporaneo che offriamo a tutti gli altri Paesi che non erano presenti a Malta”, ha proseguito Conte, sottolineando che “potremo ragionare di un ulteriore passaggio significativo quando ci saranno significative adesioni degli altri Paesi europei”. Sulla situazione libica, il premier ha detto che “bisogna assolutamente lavorare per migliorare le condizioni di vita dei migranti, di coloro che sono nei centri di protezione. Ma sarebbe più corretto chiamarli centri di detenzione”. “Ci sono delle condizioni di vita che non sono accettabili”, per questo “dobbiamo intervenire”, ha ribadito Conte: “soprattutto le agenzie delle Nazioni Unite debbono intervenire su questo e cercare di sostenere quanto più possibile e realizzare minime condizioni di vita e di dignità”.

Regno Unito: Suprema Corte, Johnson non poteva chiudere il parlamento. Bercow, “attività di Westminster deve riprendere”. Premier in bilico

Boris Johnson ha violato la legge chiedendo alla Regina Elisabetta di sospendere il parlamento lo scorso agosto. L’ha deciso la Suprema Corte londinese all’unanimità. Lady Hale, che guida gli undici lord che siedono nel tribunale britannico di ultimo appello, è stata chiarissima. L’attività del parlamento va protetta perché sovrana nella costituzione britannica e il primo ministro l’ha danneggiata in modo grave chiedendo alla sovrana di far tacere i deputati per cinque settimane. La giustificazione data dal premier, che aveva affermato di avere bisogno di quel periodo di tempo per preparare la legislazione per il prossimo anno, non regge, ha spiegato ancora il giudice. “Tocca adesso al presidente della Camera dei deputati decidere come procedere”. Appena pochi minuti dopo la lettura della sentenza John Bercow, che guida la Camera dei Comuni, ha dichiarato che “l’attività di Westminster deve riprendere immediatamente”. Secondo la Bbc si tratta di un colpo devastante per il primo ministro britannico del quale molti chiederanno, da oggi, le dimissioni.

Brasile: famiglie indigene benedicono i vescovi in partenza per il Sinodo dell’Amazzonia

Un’intensa cerimonia di benedizione, da parte delle famiglie indigene della diocesi di Sao Gabriel da Cachoeira, ai vescovi che tra pochi giorni prenderanno parte al Sinodo per l’Amazzonia. Si è conclusa così nel fine settimana l’Assemblea regionale della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile della regione Nord, che comprende quasi interamente territori amazzonici, negli Stati di Amazonas e Roraima. Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, laici, compresi i rappresentanti di 12 popoli indigeni, si sono incontrati a Manaus, per accogliere le nuove Linee guida generali per l’azione evangelizzatrice della Chiesa del Brasile (2019-2023) e per fare un bilancio del cammino fatto in preparazione del Sinodo dell’Amazzonia che si terrà dal 6 al 27 ottobre in Vaticano. Nel corso dell’incontro sono state confermate alcune richieste, già comprese nell’Instrumentum Laboris, emerse dal capillare processo di ascolto, che verranno ribadite durante il cammino sinodale.

Germania: documento dei vescovi “Evangelizzazione e globalizzazione”. “Chiamata di Gesù valida 2000 anni fa e anche oggi”

Nell’ambito dei lavori della Assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), in corso a Fulda, è stato presentato oggi il documento “Evangelizzazione e globalizzazione”. Il documento fa seguito a due precedenti pubblicazioni: “Tempo per seminare – Essere una Chiesa missionaria” (2000), e “Tutta la salvezza per tutti i popoli. La missione della Chiesa universale” (2004). Il nuovo documento analizza gli sviluppi globali del presente e del passato recente e considera il loro significato per l’ulteriore sviluppo della missione cristiana. “La chiamata di Gesù, il Vangelo, ai confini della terra era valido 2000 anni fa – e lo è oggi”, ha affermato il presidente della commissione “Chiesa mondiale”, l’arcivescovo di Bamberg, mons. Ludwig Schick, alla presentazione del documento. La missione della Chiesa è “testimoniare la preoccupazione di Dio per tutte le persone in ogni epoca storica”. Tuttavia, essa può raggiungere le persone con il messaggio di fede solo se comprendono e tengono conto della situazione mondiale di oggi, dei modi di vita e degli sviluppi culturali formativi.

Acli: i vertici ricevuti da Mattarella. Rossini (presidente), “continueremo ad operare affinché il lavoro sia ancora centro dei nostri valori e delle politiche pubbliche”

“In un’Italia in cui sono variate le competenze, i prodotti, i rapporti di produzione, i contratti e gli stili di vita, continueremo ad operare affinché il lavoro sia ancora centro dei nostri valori e delle politiche pubbliche”. Questo l’impegno che il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, si è assunto di fronte al presidente Mattarella in occasione dell’incontro al Quirinale per il 75° anniversario della fondazione delle Acli. Rossini ha sottolineato, inoltre, come anche “l’Italia della democrazia” sia cambiata. “Oggi – ha detto – si parla di ‘terza repubblica’, con nuovi soggetti politici e una dimensione della rappresentanza che non si fonda più tanto sull’appartenenza ideologica. Per questo noi continueremo ad operare per cercare e creare una nuova grammatica della convivenza civile”. In questi anni “è cambiata anche la nostra Chiesa”, ha proseguito il presidente delle Acli. “L’individualismo ci ha modificati antropologicamente, ponendo al centro la questione del senso della vita e del valore della spiritualità – ha ricordato Rossini –. Per questo noi continueremo ad operare perché le persone e le comunità sentano un’appartenenza più grande e più alta della quotidianità che viviamo ogni giorno. Noi continueremo a fondare il nostro essere movimento di pedagogia sociale sia sulla Dottrina sociale della Chiesa, sia sulla Costituzione della Repubblica: sono i nostri due ‘libri’, i nostri riferimenti. Il nostro impegno è tradurre questi riferimenti in concretezza”.

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Fonte: Sir