Focolari e Islam, un'amicizia lunga trent'anni

Dall'apertura all'accoglienza delle prime famiglie negli anni Ottanta, alle tante iniziative di conoscenza e dialogo fino alla comune condanna degli attentati di Parigi. Il rapporto tra il movimento dei Focolari e l'Islam prosegue nelle prossime settimane con la presentazione di un libro e l'impegno condiviso nell'accoglienza dei migranti.

Focolari e Islam, un'amicizia lunga trent'anni

Domenica 7 febbraio, nel patronato della parrocchia di San Pio X, un centinaio di persone, aderenti al movimento dei Focolari e all’associazione marocchina di Padova, hanno accolto con calore Hind Talibi, membro della confederazione islamica italiana, e Nader Akkad, presidente della comunità araba siriana.
Aperto dall’intonazione della sura dedicata a Maria, in omaggio ai fratelli cristiani, l’incontro è proseguito spaziando dalla storia del corano alla spiritualità musulmana e alla presenza in Italia e in Europa, senza eludere le differenze fra islam e cristianesimo. Si è parlato del giubileo della misericordia, e ampio spazio è stato dedicato alla figura della donna nell’islam.
«È un miracolo – ha sottolineato Hind Talibi – essere qui ora, in Italia, in una parrocchia a parlare insieme di Dio».

Una lunga storia di amicizia e dialogo
Un miracolo, reso possibile da un’amicizia – quella tra le famiglie del movimento dei Focolari e gli immigrati di religione musulmana – che viene da lontano e si propone oggi come un possibile modello per alimentare reciprocità e dialogo tra culture e fedi religiose.
Già negli anni Ottanta una famiglia apriva la propria casa a due giovani musulmani, che avevano lasciato la patria per non abbracciare le armi contro i cristiani nel conflitto civile che stava distruggendo il loro paese.
Un’altra storia è quella di Ahmed, fuggito con la famiglia dalla Somalia devastata dalla guerra, che dall’incontro con alcuni ragazzi aderenti ai “Giovani per un mondo unito”, impara nuovi modi per condividere la pace con tutte le persone, a cominciare dai compagni di scuola.

La scomparsa di Chiara Lubich
I rapporti si allargano pian piano alle comunità musulmane e il 2008 segna un punto di svolta per il dialogo del Movimento con l’islam quando una nutrita rappresentanza di Padova accoglie l’invito del centro islamico di Verona di partecipare a una giornata, promossa assieme ai Focolari, dal significativo titolo: “Nel segno della fraternità”.
Era da poco scomparsa Chiara Lubich. «Abbiamo mandato dei messaggi a chi conoscevamo del Movimento – dichiarava allora Kamel Layachi, imam delle comunità islamiche del Veneto – per dire che ci siamo anche noi, perché Chiara non è soltanto vostra, è anche nostra».

La reazione agli attentati di Parigi
Negli anni successivi gli incontri e la reciproca presenza a eventi dei Focolari e degli amici musulmani si susseguono periodicamente, ma è dopo i fatti di Parigi che si fa più impellente l’urgenza di testimoniare insieme la fraternità universale in Dio, il comune impegno per la pace e la condanna di ogni violenza.
Da dove cominciare? Dalla cosa più semplice: ci siamo trovati attorno a una tavola con cibi tipici delle rispettive culture, per gustare la gioia di essere insieme, ma anche per comunicarci esperienze e difficoltà nel costruire la pace dentro di noi, con i vicini di casa, nel quartiere, per non permettere all’invisibile muro dell’indifferenza e dell’intolleranza di trovare spazio. In questo si è rivelato prezioso il contributo delle donne musulmane.
Il comune riconoscimento del messaggio di fraternità portato da Chiara Lubich, è stato di stimolo nel preparare insieme l’incontro “Chiara: l’unità e la politica”, dove cristiani e musulmani hanno portato le loro testimonianze di cittadinanza attiva, di aiuto ai più poveri, di sostegno alla legalità. Anche l’anniversario della Grande guerra si è rivelata occasione per condividere un pezzo di storia italiana con esperienze di pace e di perdono. Oltre 50 amici musulmani e un centinaio di aderenti ai Focolari salgono sull’altopiano di Asiago in una piovosa giornata di giugno.
Nasce poi la collaborazione per partecipare insieme alla marcia della pace dello scorso 1° gennaio, per realizzare uno SlotMob contro il gioco d’azzardo ad Abano e per aprire il dialogo della vita a una conoscenza più diretta di alcuni aspetti dell’islam, perché anche gli amici dei Focolari hanno domande sospese sul corano, sulle tradizioni e sulla cultura islamica.

I prossimi appuntamenti, a marzo a Padova e ad aprile a Este
Il prossimo 12 marzo, in occasione della ricorrenza della morte di Chiara Lubich, sarà presentato il libro di Michele Zanzucchi L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani, in un evento promosso insieme da associazione I Ponti onlus, movimento dei Focolari e associazione marocchina di Padova che vedrà dialogare con l’autore e il pubblico Giuseppe Milan, docente di pedagogia interculturale e sociale all’università di Padova, l’imam delle comunità musulmane del Triveneto Kamel Layachi e Mohammed Kalid Rhazzali, dottore di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’università di Padova.
Ad aprile, Mariapoli (Città di Maria), l’annuale manifestazione dei Focolari, si aprirà al contributo degli amici musulmani. Insieme accoglieremo un gruppo di profughi presenti nel territorio, coinvolgendoli nelle attività che si alterneranno dal 23 al 25 aprile a Este.

Così, un passo alla volta, si manifesta un popolo in cammino che esce, incontra, dialoga, ascolta e collabora. E così ci si scopre, insieme, “artigiani del dialogo”.

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