A Piove di Sacco, che si sente una comunità di comunità

Quarta tappa. Le sette parrocchie della città condivideranno il Natale con il vescovo. Nei 40 appuntamenti, la ricchezza di una pastorale condivisa

A Piove di Sacco, che si sente una comunità di comunità

Dodici giorni per sette comunità e quaranta appuntamenti. La quarta tappa della visita pastorale vede il vescovo Claudio a Piove di Sacco: ad attenderlo ci sono tutte le parrocchie della città, a partire da Arzerello – la prima visitata venerdì 14 dicembre – per chiudere con Corte – dove mons. Cipolla presiederà la messa di Natale delle 9.30. Nel mezzo, l’unità pastorale che da tre anni cammina insieme: il Duomo di San Martino, Sant’Anna, Tognana, il santuario della Madonna delle Grazie e Piovega.

Insomma, dall’ultima volta che un vescovo si è fermato in visita pastorale da queste parti, le cose sono cambiate, e non poco. Per questo, sentire queste comunità rispondere al “come state?” che rivolge loro don Claudio appare particolarmente interessante. «Siamo... speranzosi – riflette Massimo Durello, delegato per tutto il vicariato in consiglio pastorale diocesano – Stiamo bene, perché siamo insieme. Inutile negarlo, se non fosse nata l’unità pastorale saremmo meno coesi e più affaticati, specie nelle parrocchie più piccole. Così condividiamo, possiamo sostenerci e abbiamo più risorse per andare incontro al futuro».

Parola confermate anche da don Massimo Draghi, parroco al Duomo da tre mesi: «Ho trovato una parrocchia che si pensa in un territorio con altre comunità sorelle – racconta – Siamo una comunità di comunità: vedo laici ben orientati in questa dimensione». Un fatto di cui è testimone don Giorgio De Checchi, che ricorda la missione cittadina del 2009 arrivata dopo un anno di studio. Il seme dell’attuale unità pastorale è stato sparso lì: «È stato lo strumento attraverso il quale le comunità hanno affrontato dinamiche comuni, anche offrendo risposte originali. Guardando avanti, vediamo che la collaborazione risulta necessaria tra parrocchie. Ascolteremo dal vescovo con quali modalità».

Parli di futuro e subito vengono in mente i giovani. Che però sono anche il presente di queste parrocchie, simbolo della sinergia, esattamente come l’iniziazione cristiana. In 15, tra un mese voleranno a Panama alla Gmg con papa Francesco. «Sarà una grande esperienza – ne è convinto don Giuliano Piovan – vicario parrocchiale – frutto anche del Tavolo per l’educazione, che ci vede assieme alle amministrazioni comunali e ai dirigenti scolastici: in quei giorni i compagni di questi 18enni faranno gite e alternanza scuola-lavoro, così non perderanno troppi giorni di scuola». La vitalità dei gruppi Ac e del Piove 1 e 2 dell’Agesci sono certificate, ma i giovani sono protagonisti anche del tempo della Fraternità, dove conducono i percorso dei preadolescenti affiancati dai catechisti.

«La preparazione alla visita dapprima ci è sembrata farraginosa – continua don Giorgio – Perché tante schede per rispondere a un semplice “come stai”? Andando avanti, tuttavia, siamo riusciti ad andare all’essenziale, un fattore necessario. Non solo, la parte sulle relazioni tra noi ha suscitato emozioni e dibattito. Se qui nel Piovese siamo iniziati al lessico della pastorale, lo siamo meno su questo versante. E poi è stata l’occasione per verificare il nostro cammino, cosa su cui possiamo crescere».

Il vescovo trova nell’up una realtà ricchissima di iniziative: una Caritas che si interroga sui veri bisogni dell’oggi; una comunità che nel cinema parrocchiale del Duomo si esercita in ambito culturale; una capacità di progettare e pensare insieme e la consapevolezza che i ministeri laicali sono già una necessità. E poi trova una realtà come Arzerello, 1.600 abitanti con una propria identità: «Il vescovo incontra tutte le componenti della scuola dell’infanzia – spiega il parroco don Pietro Baretta – che garantisce la vitalità della frazione e alimenta anche la primaria. Serve qualità per attrarre bambini, come per vincere le sfide pastorali che abbiamo davanti. Siamo in cammino e cresciamo grazie alle relazioni che viviamo tra noi».

«Siamo carichi e operativi – conclude Massimo Durello – ma non possiamo tralasciare l’aspetto spirituale. In questo chiediamo al vescovo di rimotivarci».

Tutti i dati delle parrocchie nell'Atlante on line

Nel nostro sito difesapopolo.it, nella sezione dedicata alla Visita pastorale, si trova uno speciale su tutte le tappe del cammino del vescovo Claudio. È possibile così vedere i dati del territorio di Piove di Sacco su popolazione, sanità, istruzione, ambiente ed economia. Per quanto riguarda le comunità cristiane, sono disponibili un profilo, la storia, le opere d'arte oltre a una raccolta di tutti i servizi dedicati dalla Difesa alla singola parrocchia.

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