La parrocchia San Michele Arcangelo di Montemerlo fa parte del Vicariato dei Colli. Conta circa 2.700 parrocchiani con una partecipazione alla vita religiosa del 15%. 

La chiesa, presente nella decima papale del 1297, dipendeva dalla pieve di Teolo. Ampliata e innalzata a inizio Ottocento, subendo poi diversi interventi, nel Novecento, con l’aumento della popolazione, fu sostituita da una nuova chiesa a tre navate, inaugurata nel 1953.

È opera dell’artista viennese Egidio da Wiener Neustadt la scultura in pietra gallina raffigurante San Michele arcangelo, collocata in una cappella laterale della parrocchiale di Montemerlo e dichiarata nel 1923 monumento nazionale.

I servizi della Difesa

Ricco e suggestivo, grazie al quale i più piccoli della scuola dell'infanzia beato Giordano Forzatè della parrocchia San Michele Arcangelo di Montemerlo hanno potuto immergersi nel mistero del Natale. Un grazie alla coordinatrice Loredana Dernio per le foto!

Montemerlo riunisce la famiglia Pressendo emigrata già nel 1800 in Brasile e Val d'Aosta. Il merito di aver riunito i membri è di Alberto Espen, bibliotecario di Cervarese Santa Croce, che ha raccolto la sua ricerca genealogica in un interessante fascicoletto.

Giovedì 14 la messa con il vescovo Claudio ha concretizzato un cammino in atto da tempo, che a gennaio ha accelerato con incontri ravvicinati fra gli organismi delle tre comunità. La nuova unità pastorale corrisponde con il comune di Cervarese e sarà nel vicariato di Teolo.

Fino al 31 gennaio, dopo le tappe in Altopiano di Asiago, al centro universitario di via Zabarella e a Lendinara, la mostra che unisce per la prima volta 12 prime pagine del nostro giornale, uscite durante la Grande guerra farà tappa nella ex chiesa parrocchiale di Montemerlo, nel comune di Cervarese Santa Croce. La Difesa del popolo fu subito “in prima linea” nel difendere la gente dell’Altopiano e i suoi preti ingiustamente accusati di spionaggio, per giustificare i deludenti risultati dei primi attacchi italiani. 

«I bambini sono la gioia, la speranza, il futuro delle nostre famiglie e della nostra comunità». Così il parroco don Giampaolo Tiengo durante i giorni della festa che ha visto come protagonista suor Saveria, la religiosa delle Dimesse che fu tra le prime quattro presenti quando, nel 1955, don Cortese volle la scuola. Oggi sono 65 i bambini iscritti, e il nuovo pulmino a 9 posti garantisce anche il servizio di trasporto.