Citata già prima dell'anno Mille, Urbana ha ospitato nel Medioevo anche un ospizio e un monastero di Benedettini bianchi, per la sua posizione strategica lungo le vie di commercio e pellegrinaggio che dal Nord portavano al Po. Il patrono, san Gallo, era un eremita discepolo di san Colombano.

Ricostruita in stile gotico a tre navate negli anni Venti, la chiesa di Urbana conserva nel campanile un'antica lapide, memoria della costruzione nell'aprile del 1300 dell'antica parrocchiale.