“Adotta un papà”: torna la campagna di Civiltà dell’amore

“Adotta un papà nel sud del mondo”. È questa la proposta del Comitato collegamento cattolici per una civiltà dell’amore (Ccca) che, da oltre trenta anni, opera in vari paesi, tra i più poveri del pianeta, allo scopo di dare lavoro a un padre di famiglia (ma anche a una madre, laddove sia lei a procurare il sostentamento). In tal modo potrà sfamare i membri della sua casa, senza dover emigrare (con tutto ciò che ne consegue), partecipando oltretutto alla crescita dell’economia locale

“Adotta un papà”: torna la campagna di Civiltà dell’amore

“Adotta un papà nel sud del mondo”. È questa la proposta del Comitato collegamento cattolici per una civiltà dell’amore (Ccca) che, da oltre trenta anni, opera in vari paesi, tra i più poveri del pianeta, allo scopo di dare lavoro a un padre di famiglia (ma anche a una madre, laddove sia lei a procurare il sostentamento). In tal modo potrà sfamare i membri della sua casa, senza dover emigrare (con tutto ciò che ne consegue), partecipando oltretutto alla crescita dell’economia locale. Non direttamente generi di prima necessità, dunque, ma lavoro, cioè stipendio e dignità. Per un totale di circa 30 mila microprogetti realizzati al 31 dicembre 2022, in sinergia con gli Istituti missionari presenti in oltre 40 nazioni tra cui: Bolivia, Burkina Faso, Chad, Congo, Equador, Etiopia, Filippine, Haiti, India e Perù.
E quale migliore occasione per promuovere l’iniziativa della festa del papà e di San Giuseppe lavoratore? La prossima domenica 19 marzo 2023, infatti, dalle 9.30 alle 16.00, nella cornice del Circo Massimo, il Ccca parteciperà alla manifestazione “Insieme per il bene comune – Good Deeds Day”, dedicata proprio alla solidarietà e promossa dal Centro di servizio per il volontariato (Csv), nonché abbinata alla “Stracittadina Fun Race 5K”, corsa amatoriale di 5 Km con partenza dai Fori Imperiali e arrivo al Circo Massimo.
“Non poteva che essere San Giuseppe l’ispiratore e il protettore della nostra campagna che quest’anno si rivolge innanzitutto ai padri di alcuni villaggi del Sud Sudan, dove a guidare la missione ci sono i frati francescani minori di Giuba” – afferma Giuseppe Rotunno, presidente di Civiltà dell’amore –. La nostra esperienza passata ci conferma che quando si riesce ad avviare un’attività lavorativa in loco, l’indotto cresce. E basta davvero poco per fare tanto: in uno dei nostri ultimi progetti, con la raccolta di 700 euro abbiamo pagato un mese di lavoro a sei operatrici del Centro per neonati abbandonati di Odienné in Costa d’Avorio”.
Domenica prossima si può contribuire al progetto in Sud Sudan partecipando alla maratona o anche solo dando un contributo di 8 euro, con il quale si riceve il kit composto da t-shirt edizione 2023, gadget, pettorale. Oppure si può donare, presso lo stand del Ccca, direttamente alla missione a partire da un contributo di 5 euro.
Ma non è tutto. Il bene può avere un orizzonte più ampio. “Tra gli obiettivi principali della nostra associazione, oltre che agire affinché ogni uomo sia protagonista della propria storia, vi è anche quello di impegnarci con proposte concrete a favore della pace – prosegue Rotunno –. Nel 1992, Civiltà dell’Amore ha lanciato una grande sfida: portare le potenze nucleari a svuotare gli arsenali delle atomiche per destinare gratuitamente la loro energia allo sviluppo dei Paesi più poveri del mondo, per combattere fame e miseria. Per qualcuno forse un sogno, certamente un messaggio controcorrente rispetto al contesto in cui viviamo, di sicuro un imperativo storico per il genere umano”.

Daniela De Vecchis

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Fonte: Sir