Il Sinodo in…pentola! Il dossier della diocesi di Innsbruck per il Sinodo dell'Amazzonia si traduce anche in cucina

I consigli sulla pagina della diocesi si traducono in vere e proprie ricette, di fronte alle quali è difficile non farsi venire l’acquolina in bocca.

Il Sinodo in…pentola! Il dossier della diocesi di Innsbruck per il Sinodo dell'Amazzonia si traduce anche in cucina

La salvaguardia del pianeta passa anche dalle nostre tavole. E così capita che il Sinodo per l’Amazzonia, che si è concluso in questi giorni a Roma, finisca letteralmente in pentola.

La provocazione arriva dalla diocesi di Innsbruck, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una carrellata di piatti da leccarsi i baffi.

“Cucinare in spirito di responsabilità verso il creato ci offre l’opportunità di sostenere il Sinodo amazzonico nella vita di tutti i giorni”, spiegano dalla diocesi austriaca, che sulla sua homepage ha pubblicato un ricco dossier sul Sinodo. E tra i tanti capitoli, ce n’è pure uno dedicato all’”ecologia gastronomica”.

La crescente richiesta di carne ha portato alla deforestazione di grandi aeree in Amazzonia. Terreni che, una volta disboscati (o dati alle fiamme), vengono usati per coltivare alimenti per animali. Ridurre, pertanto, la carne nel nostro menù settimanale permette di sostenere concretamente l’Amazzonia e le popolazioni che la abitano. “Questo non significa che l’arrosto domenicale deve venire meno – puntualizzano da Innsbruck – tutt’altro, basta solo prestare attenzione alla provenienza della carne”.

Un altro consiglio è quello di preferire i prodotti locali e di stagione. In questo modo, oltre a ridurre i trasporti (e conseguentemente anche l’inquinamento), si permette alle popolazioni che vivono nelle zone più povere del mondo di utilizzare il terreno per coltivare principalmente il cibo utile al proprio fabbisogno.

Consigli che non rimangono “aria fritta”, ma che si traducono in vere e proprie ricette, di fronte alle quali è difficile non farsi venire l’acquolina in bocca. Si va dal gulasch di fagioli alle polpette di patate e zucca, dal timballo di lenticchie allo sformato di riso con salsa ai lamponi. Sono stati predisposti anche due ricettari, che sono scaricabili dal sito della diocesi. Perché sfruttando i prodotti locali si può difendere il pianeta e preparare piatti “Sani, gustosi e che fanno del bene”, come recita il titolo di una delle due raccolte di ricette.

“Fa’ qualcosa di buono per il tuo corpo, così che la tua anima vorrà viverci dentro”, ricorda la diocesi di Innsbruck citando s. Teresa d’Avila, autrice della preghiera “Signore delle pentole e delle padelle”, che ritroviamo nel dossier sul Sinodo tra i testi proposti per la meditazione. La mistica spagnola, dottore della Chiesa, ci ricorda che anche nelle piccole cose di ogni giorno si può lodare Dio e rispettare il Creato.

“Signore delle pentole e delle padelle – scrive s. Teresa d’Avila – non ho tempo per essere una santa e compiacerti, vegliando la notte. Non posso nemmeno meditare al mattino o all’alba, nell’orizzonte tempestoso. Fammi diventare una santa cucinando e lavando i piatti. Prendi le mie mani sporche, che sono diventate callose per te. Puoi trasformare il mio canovaccio nell’archetto di un violino e suonare armonie celesti su una padella? È così difficile da pulire ed è così orribile! La senti anche tu, o Signore, la musica di cui sto parlando? Ora che avrò finito di lavare le stoviglie della cena il tempo della preghiera sarà già terminato e io sarò molto stanca. Se al mattino il mio cuore ha la forza di cantare mentre lavoro, alla sera se n’è andato a dormire molto prima di me. Donami, Signore, il tuo cuore instancabile, così che lavori al posto del mio. Questa sera ho già pregato le lodi di domani. Mi sono portata avanti, perché il lavoro di domani sarà esattamente lo stesso di oggi. Signore delle pentole e delle padelle, ti posso chiedere di accogliere, per la salvezza delle anime, la fatica che mi arriva alla vista dei fondi di caffè e delle pentole di verdure bruciate? Ricordami tutto quello che dimentico fin troppo facilmente. Fa’ che diventi una preghiera anche l’apparecchiare la tavola alla perfezione. Ho le mani di Marta e la mente di Maria, e quando lucido le mie scarpe nere, penso a te. Signore, accetta questa mia contemplazione, perché non ho altro tempo a disposizione. Signore, trasforma questa tua Cenerentola in una principessa celeste. Riscalda tutta la cucina con il tuo amore e illuminala con la tua pace”.

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Fonte: Sir