Il cardinale Angelo Comastri ha consegnato una reliquia e una pergamena di santa Teresa di Calcutta ad Alessandro Bottin

«Mi sento piccolo davanti a te»: con queste parole, lo scorso martedì 6 settembre, il cardinale Angelo Comastri ha consegnato una reliquia e una pergamena di santa Teresa di Calcutta ad Alessandro Bottin.

Il cardinale Angelo Comastri ha consegnato una reliquia e una pergamena di santa Teresa di Calcutta ad Alessandro Bottin

L’occasione è stata la solenne veglia di preghiera per ringraziare il Signore per il dono della Santa, che si è svolta nella chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma; le circostanze, create da una sfortunata coincidenza. Alessandro e la sua famiglia si erano recati a Roma a metà giugno, programmando, tra l’altro, una visita alla basilica di San Pietro guidata dal cardinale Comastri. L’improvvisa assenza per l’indisposizione di Comastri aveva impedito questa visita tanto attesa. Alessandro decise di donare una copia della propria biografia al cardinale, il quale, colpito «dal suo cuore meraviglioso e dal suo cervello lucidissimo», ha proposto questo riconoscimento al proprio gruppo di lavoro. Una gioia immensa per lui, costretto su una sedia rotelle a causa di una paralisi cerebrale infantile, che, nonostante lo abbia reso immobile fisicamente, non ha potuto annientare la passione per la vita di questo vivace ventisettenne di Correzzola. «Io non posso parlare, né camminare», afferma Alessandro, «ma posso ascoltare». Soprattutto, «posso amare». Il cardinale Comastri, nel corso di una toccante omelia, ha ricordato le parole di santa Teresa di Calcutta «Una goccia di amore rende più buono il mondo intero». E Alessandro, di amore, ne trasmette tanto, per la vita, prima di tutto, che onora ogni giorno con la sua vivacità intellettuale e la sua contagiosa curiosità. La sua intelligenza, unita a una singolare forza di carattere, gli hanno permesso di conseguire una laurea in teologia. «Non è certo finita qui, ho ancora tanto da ottenere!», assicura Alessandro.

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