La vera pace passa attraverso uno sviluppo umano integrale e integrato. Christian Carlassare, vescovo di Rumbek in Sud Sudan, all’Arena di pace

Anche padre Christian Carlassare – originario di Piovene Rocchette e attualmente vescovo di Rumbek in Sudan Sudan – partecipa ad Arena di pace, a Verona. «Arena di pace mi fa ricordare la visita di papa Francesco in Sud Sudan di febbraio 2023 quando aveva detto: “Basta con le parole, c’è bisogno di fatti!”. È stato un richiamo molto forte sia ai politici del Sud Sudan a rispettare i termini della pace, ma anche alla popolazione stessa perché la pace parte dalle scelte del popolo»..

La vera pace passa attraverso uno sviluppo umano integrale e integrato. Christian Carlassare, vescovo di Rumbek in Sud Sudan, all’Arena di pace

Cosa ne pensa dello slogan “Giustizia S.I.A.” ? Cioè Sicura, Inclusiva, Accogliente?

«Mi sembra un grido di speranza anche in vista del prossimo giubileo. Giustizia sicura è sinonimo di verità. Finché si tratterà solo di parole alle quali non seguono i fatti, non si avrà mai una giustizia sincera. Giustizia inclusiva significa che non interessa solo per una parte di umanità ma riguarda tutti. Una giustizia capace di dialogare, far affiorare la verità ed essere in grado di perdonare. Giustizia accogliente presuppone il fatto di accettare la verità per quello che è, lasciare alle spalle il passato, camminare insieme, non più da nemici ma sulla via della pace. Tutto ciò porta ad un cammino da compiere insieme».

Che significato dà al messaggio degli organizzatori – “Non c’è pace senza la cultura della cura” – anche alla luce della sua esperienza di missionario comboniano?

«Credo anch’io fortemente che non possa esserci pace senza cultura della cura. Dobbiamo davvero prenderci cura di tutto ciò che abbiamo ricevuto, di tutti i doni del creato, degli uomini e dalle donne, della dignità di ciascuna persona, della vita in generale. Siamo chiamati a proteggerla in tutti i suoi aspetti (dal suo inizio alla sua fine), rispettandola, accettandone le condizioni, le divergenze e le diversità. Il cammino verso la pace che il Sud Sudan deve compiere è proprio questa conversione alla dignità della vita di ogni persona, non importa chi essa sia (uomo o donna, anziano o giovane, ricco o povero), ognuno ha diritto di esprimersi, ad andare a scuola, ha il diritto alla salute, a sviluppare e migliorare la propria vita nella società che dev’essere rispettosa di ciascuno. Credo che dobbiamo imparare ad amare in un mondo che non sa amare, sogno un futuro dove ogni piccolo fallimento diventi occasione per vivere un amore più libero e gratuito».

Cos’è la vera pace per lei?

«La pace non è solo un cessate il fuoco e un abbattere le ostilità, è vera pace quando si riesce a contrastare insieme la povertà e migliorare le condizioni di vita di ciascuno attraverso uno sviluppo umano integrale e integrato. Ciascuno è legato agli altri e la sofferenza di qualsiasi persona è la sofferenza dell’intero creato».

Ilaria Buson

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