Padre Maccalli libero. Don Gobbi: grande gioia in questo mese missionario

Finisce nel migliore dei modi il rapimento del religioso della Società missioni africane, con sede anche a Feriole. Il missionario era stato prelevato dalla sua missione a Bomoanga, nella diocesi di Niamey, in Niger. Rilasciato con lui anche il turista italiano Nicola Chiacchio.

Padre Maccalli libero. Don Gobbi: grande gioia in questo mese missionario

«Siamo contentissimi per la liberazione di padre Gigi». Padre Pier Luigi Maccalli, della Società missioni africane, dopo due anni dal suo rapimento è stato liberato nella serata di giovedì 8 ottobre in Mali. Il sequestro, avvenuto il 17 settembre 2018, aveva interrotto la sua missione a Bomoanga, nella diocesi di Niamey, in Niger, dov’è stato prelevato. Il sentimento con cui è stata accolta la notizia della liberazione nelle parole che rivolge al Sir il superiore generale della Sma, padre Antonio Porcellato. «Da due anni aspettavamo questa notizia. Abbiamo pregato ogni giorno per questo, insieme con tantissime altre persone e, in particolare, con la diocesi di Crema e quella di Niamey, dove padre Gigi lavorava e, possiamo dire, lavora ancora adesso in qualche maniera».
Il religioso che rivolge un pensiero a chi è ancora nelle mani dei rapitori: «Pensiamo anche a chi non è stato liberato ancora. Speriamo che possano essere liberati presto». E conclude: «Speriamo che la violenza e l’ingiustizia che prevalgono nel Sahel possano trovare una soluzione. Preghiamo anche per questo».

Termina dunque nel migliore dei modi la dolorosa vicenda che ha toccato da vicino anche la Diocesi di Padova. Padre Maccalli infatti ha vissuto e operato nel corso degli anni novanta anche nella sede che la Sma ha a Feriole (Teolo). Si tratta di un polo di riferimento per la pastorale missionaria padovana – spesso qui si tengono iniziative formative come il percorso giovanile “Viaggiare per condividere” – a riprova della profonda relazione che intercorre tra la nostra Chiesa e i padri missionari. «Accogliamo con grande gioia questa notizia che arriva al cuore del mese missionario e alla vigilia della memoria liturgica di san Daniele Comboni – commenta, il direttore del Centro missionario diocesano, don Raffaele Gobbi – Nel corso di questi due anni abbiamo partecipato assiduamente alle iniziative di preghiera organizzate per la liberazione di padre Gigi e oggi siamo davvero felici».Ora quindi in via Vescovado sarà rimosso lo striscione che da due anni chiede la liberazione del religioso cremasco, fatto affiggere appena dopo il rapimento dallo stesso don Raffaele. Nel frattempo, a Feriole e non solo, ogni giovedì laici e religiosi si sono trovati per pregare per padre Gigi, e più volte sono stati organizzati incontri di preghiera itineranti tra la sede Sma e la vicina abbazia benedettina di Praglia.

prima foto maccalli

Nel frattempo, in un sito maliano è apparsa la prima foto di padre Maccalli appena liberato. Coperto dalla mascherina, padre Gigi (in basso a destra) è ritratto insieme agli altri tre rapiti liberati ieri insieme con lui: il turista italiano Nicola Chiacchio e altri due ostaggi, la cooperante francese Sophie Pétronin e un ex ministro del Mali, Soumaila Cisse.

Felicissimi sono anche i familiari di padre Maccalli. Lo conferma padre Ceferino Cainelli, superiore provinciale per l’Italia della Società delle Missioni Africane: «Ci hanno detto che padre Gigi dovrebbe arrivare a Roma oggi (venerdì 9 ottobre) pomeriggio. Resta un’ultima conferma dalla Farnesina, ma dovrebbe essere così».
«I familiari – aggiunge padre Cainelli – hanno potuto parlare con padre Gigi ieri, lo hanno sentito bene: ora aspettano di riabbracciarsi».

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