Papa Francesco: Angelus, “non sprechiamo il tempo e la libertà per cose da niente”. No alla “pensione spirituale”

Un invito a “non chiuderci nell’abitudinarietà, nella mediocrità di chi si accontenta” ma “ravvivare il desiderio, perché il desiderio di cercare, di andare avanti non si spenga”.

Papa Francesco: Angelus, “non sprechiamo il tempo e la libertà per cose da niente”. No alla “pensione spirituale”

È quello espresso dal Papa prima della recita dell’Angelus in Piazza San Pietro, che ha sollecitato “a coltivare sogni di bene, a cercare la novità del Signore, perché il Signore non è ripetitivo, sempre porta novità, la novità dello Spirito, sempre fa nuove le realtà della vita”. Quindi Francesco ha ricordato che “ogni giorno, a casa, per strada, al lavoro, in vacanza, abbiamo la possibilità di scorgere del bene” ed “è importante saper trovare ciò che conta: allenarci a riconoscere le gemme preziose della vita e a distinguerle dalle cianfrusaglie”. “Non sprechiamo il tempo e la libertà per cose da niente, passatempi che ci lasciano vuoti dentro, mentre la vita ci offre ogni giorno la perla preziosa dell’incontro con Dio e con gli altri!”, ha detto il Santo Padre, che ha chiesto di guardare alla “perla” che è Gesù: “Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia. Se incontri Cristo ti cambia la vita” .”Mi sento a posto, arrivato, mi accontento, oppure alleno il mio desiderio di bene? Sono in ‘pensione spirituale’? Quanti giovani sono in pensione!”, ha concluso il Papa, invitando a domandare se “mi esercito a discernere ciò che è buono e viene da Dio, sapendo rinunciare a ciò che invece mi lascia poco o nulla?” e “so spendermi per Gesù? Lui per me è al primo posto, è il bene più grande della vita?”.

“Non cessiamo di pregare per la martoriata Ucraina, dove la guerra distrugge tutto, anche il grano. Questo è una grave offesa a Dio, perché il grano è dono suo per sfamare l’umanità; e il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al Cielo. Faccio appello ai miei fratelli, le autorità della Federazione Russa affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza”. Lo ha detto il Papa dopo la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro. Quindi ha ricordato la Giornata dell’amicizia e la Giornata contro la tratta di esseri umani che si celebrano oggi: “La prima promuove l’amicizia tra i popoli e le culture; la seconda combatte il crimine che fa delle persone una merce. La tratta è una realtà terribile, che riguarda troppe persone: bambini, donne, lavoratori…, tante persone sfruttate; tutti vivono in condizioni disumane e soffrono l’indifferenza e lo scarto da parte della società. C’è tanta tratta nel mondo, oggi. Dio benedica quanti si impegnano per lottare contro la tratta”. Prima di salutare, il Santo Padre ha citato il terzo anniversario dell’esplosione nel porto di Beirut che ricorre il 4 agosto: “Rinnovo la mia preghiera per le vittime e per le loro famiglie, che sono alla ricerca di verità e di giustizia, e auspico che la complessa crisi del Libano possa trovare una soluzione degna della storia e dei valori di quel popolo. Non dimentichiamo che il Libano è anche un messaggio”.

“Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera nel viaggio in Portogallo, che compirò a partire da mercoledì prossimo, in occasione della Giornata mondiale della gioventù”. Lo ha chiesto il Papa dopo la recita dell’Angelus: “Tantissimi giovani, di tutti i Continenti, sperimenteranno la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli, guidati dalla Vergine Maria, che dopo l’annunciazione ‘si alzò e andò in fretta’. A Lei, stella luminosa del cammino cristiano, tanto venerata in Portogallo, affido i pellegrini della Gmg e tutti i giovani del mondo”.

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Fonte: Sir