Papa Francesco: ai carmelitani scalzi, “visioni pessimistiche sul futuro della Chiesa sono destinate a essere smentite”

“In questo tempo, nel quale la pandemia ci ha messo tutti di fronte a tante domande e che ha visto il crollo di tante sicurezze, siete chiamati, in quanto figli di Santa Teresa, a prendere cura della vostra fedeltà agli elementi perenni del vostro carisma”. 

Papa Francesco: ai carmelitani scalzi, “visioni pessimistiche sul futuro della Chiesa sono destinate a essere smentite”

È la consegna del Papa a tutta la famiglia carmelitana, contenuta nel discorso rivolto ai partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati Carmelitani scalzi, ricevuti oggi in udienza.

Questa crisi, se ha qualcosa di buono – e certamente lo ha – è proprio di riportarci all’essenziale, a non vivere distratti da false sicurezze”, la tesi di Francesco, secondo il quale le “visioni pessimistiche” sul futuro della vita consacrata “sono destinate ad essere smentite come quelle sulla Chiesa stessa, perché la vita consacrata è parte integrante della Chiesa, della sua indole escatologica, della sua genuinità evangelica”. Di qui la necessità di “allontanare la tentazione di preoccuparsi di sopravvivere, invece che di vivere in pienezza accogliendo la grazia del presente, anche con i rischi che comporta”.

“La vita carmelitana è vita contemplativa”, ha ricordato il Papa: “È questo il dono che lo Spirito ha fatto alla Chiesa con santa Teresa di Gesù e San Giovanni della Croce, e poi con i santi e le sante carmelitani. Fedele a questo dono, la vita carmelitana è una risposta alla sete dell’uomo contemporaneo, che nel profondo è sete di Dio, sete di eterno. Ed è al riparo da psicologismi, spiritualismi, o da falsi aggiornamenti che nascondono uno spirito di mondanità”.

Per Francesco, la fedeltà evangelica “non consiste nel rifiutare il cambiamento, ma nel fare i cambiamenti necessari per venire incontro a quanto ci chiede il Signore, qui e adesso”: “Non dovete imitare la missione di altri carismi, ma essere fedeli al vostro”, l’invito finale. Non è mancato, a braccio, un riferimento ad uno dei temi preferiti dal Papa: “Voi conoscete bene la tentazione di psicologismi, di spiritualismi e degli aggiornamenti mondani: lo spirito di mondanità. E su questo vi chiedo, per favore: state attenti alla mondanità spirituale, che è il peggior male che possa accadere alla Chiesa”.

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Fonte: Sir