Papa Francesco: “armi nucleari inadeguate a rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace”

“Hiroshima, come ‘simbolo della memoria’, proclama con forza l’inadeguatezza delle armi nucleari per rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace e per garantire la sicurezza nazionale e internazionale”.

Papa Francesco: “armi nucleari inadeguate a rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace”

Lo sottolinea Papa Francesco nella lettera inviata al vescovo di Hiroshima, mons. Alexis Mitsuru Shirahama, in occasione del Vertice del G7, in corso a Hiroshima fino al 21 maggio.
Nella missiva, il Santo Padre osserva che “è diventato sempre più evidente che nel mondo multipolare del ventunesimo secolo la ricerca della pace è strettamente collegata al bisogno di sicurezza e alla riflessione sui mezzi più efficaci per garantirla”. “Tale riflessione – prosegue Francesco – deve necessariamente tenere in considerazione il fatto che la sicurezza globale deve essere integrale, capace di abbracciare questioni come l’accesso a cibo e acqua, il rispetto dell’ambiente, l’assistenza sanitaria, le fonti energetiche e la equa distribuzione dei beni del mondo. Un concetto integrale di sicurezza può servire a rinsaldare il multilateralismo e la cooperazione internazionale tra attori governativi e non governativi, sulla base della profonda interconnessione tra tali questioni, la quale rende necessario adottare, insieme, un approccio di cooperazione multilaterale responsabile”.
Il Papa invita a “considerare l’impatto umanitario e ambientale catastrofico che risulterebbe dall’uso di armi nucleari, come anche lo spreco e la cattiva destinazione di risorse umane ed economiche che la loro produzione comporta”. “Né – ammonisce – dobbiamo sottovalutare gli effetti del persistente clima di paura e sospetto generato dal mero possesso delle stesse, che compromette la crescita di un clima di fiducia reciproca e di dialogo. In tale  contesto, le armi nucleari e le altre armi di distruzione di massa rappresentano un moltiplicatore di rischio che dà solo un’illusione di pace”. Il Papa conclude assicurando la preghiera “affinché il vertice del G7 a Hiroshima dia prova di una visione lungimirante nel gettare le fondamenta per una pace duratura e per una sicurezza stabile e sostenibile a lungo termine”.

Alberto Baviera

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Fonte: Sir