Papa Francesco nomina mons. Michele Tomasi vescovo di Treviso

Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Treviso presentata da mons. Gianfranco Agostino Gardin, e ha nominato vescovo mons. Michele Tomasi, del clero della diocesi di Bolzano-Bressanone, finora rettore del Seminario diocesano e vicario episcopale per il Clero.

Papa Francesco nomina mons. Michele Tomasi vescovo di Treviso

Mons. Tomasi è nato a Bolzano, il 9 luglio 1965. Dopo il Liceo Classico, ha frequentato la Bocconi di Milano, dove si è laureato. Nel 1992 ha deciso di entrare in Seminario nella diocesi di Bolzano-Bressanone. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 28 giugno 1998. Dal 1998 al 2001 è stato cooperatore parrocchiale a S. Spirito/Merano; dal 2001 al 2006 Parroco a S. Spirito/Merano, dal 2006 al 2010 è stato responsabile per la pastorale in lingua italiana del decanato di Vipiteno; dal 2000 è docente presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone; dal 2005 al 2008 assistente Acli; dal 2007 al 2008 consulente ecclesiastico Ucid; dal 2010 è rettore del Seminario Maggiore e responsabile diocesano per la Pastorale vocazionale e dal 2011 è canonico della Cattedrale di Bressanone. È stato anche vicario generale dal 2012 al 2016; dal 2016 è vicario episcopale per il Clero; dal 2017 ha il Dottorato in Etica Sociale all’Università di Innsbruck e dal 2018 è assistente ecclesiastico dell’Associazione “La strada – Der Weg”.

Mons. Tomasi (vescovo eletto di Treviso), “desidero dedicare molto tempo all’ascolto, alla conoscenza e al dialogo con le persone”

“Desidero dedicare molto tempo all’ascolto, alla conoscenza e al dialogo con le persone”. Queste le priorità di mons. Michele Tomasi, vescovo eletto di Treviso. “Per me è stata una vera sorpresa – ha detto questa mattina a Bolzano subito dopo l’annuncio della sua nomina -. Mai avrei immaginato che il mio nome sarebbe arrivato a sud di Borghetto”. Mons. Tomasi, bolzanino di 54 anni, vescovo eletto della Diocesi di Treviso, ha ricevuto la telefonata dalla Nunziatura apostolica in Italia lo scorso 24 giugno, mentre si stava recando in treno a Roma per il pellegrinaggio con i giovani preti organizzato dalla diocesi in occasione dell’anno pastorale sulle vocazioni. L’accettazione dell’incarico è avvenuta lunedì scorso a Roma. “È stata una settimana molto lunga – racconta mons. Tomasi –. Il nunzio ha anticipato tutte le mie obiezioni. Confesso che quando mi è stata comunicata la notizia avevo un gran desiderio di dire di no, ma poi ho pensato al significato profondo della vocazione. Da sempre la mia vocazione è stata quella di annunciare il Vangelo e se ora vengo chiamato a farlo a Treviso, allora sono pronto”.

Mons. Muser (Bolzano-Bressanone), con mons. Tomasi a Treviso “Papa Francesco ha fatto un’ottima scelta”

“Caro don Michele, non ti lascio partire facilmente – ha detto il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, rivolgendosi a mons. Michele Tomasi, vescovo eletto di Treviso –. Sei un sacerdote convinto, un collaboratore competente e leale. Questa nomina per questa che è la tua diocesi è una perdita. Ma ti lascio partire con serenità, gratitudine, gioia e speranza, perché sono convinto che Papa Francesco e i suoi collaboratori abbiamo fatto un’ottima scelta. Cosa ti auguro in questo momento? Che tu non possa mai dimenticare le tue radici, la tua famiglia. Non dimenticare mai tue radici nella parrocchia in cui hai mosso i primi passi nella fede, che sono importanti anche per un futuro vescovo. Ti auguro di non dimenticare la cattedrale di Bressanone, di cui sei canonico e dove sei stato ordinato diacono e sacerdote”. “Ti accompagnino Maria, i nostri santi patroni Cassiano e Vigilio e s. Liberale, patrono di Treviso – ha aggiunto mons. Muser –. Ti accompagni san Freinademetz e i nostri beati Josef Mayr-Nusser e Enrico da Bolzano. Quest’ultimo accomuna le nostre due Diocesi. Il beato Enrico si è trasferito da Bolzano a Treviso e lì è diventato santo. Questo è quello che auguro a te, di diventare santo. Perché questa è la prima vocazione di ogni cristiano, su cui si basano tutti i ministeri”.

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Fonte: Sir