Acr, continua così! Anche una rappresentanza di Padova alle celebrazioni a Roma per i cinquant'anni dell'Acr

Cinquant’anni dell’Acr. Anche una rappresentanza di Padova, contenuta ma piena di entusiasmo,
ha partecipato ai festeggiamenti che si sono tenuti a Roma dal 31 ottobre al 2 novembre

Acr, continua così! Anche una rappresentanza di Padova alle celebrazioni a Roma per i cinquant'anni dell'Acr

Non poteva certo mancare Padova a festeggiare – dal 31 ottobre al 2 novembre, a Roma – i cinquant’anni dell’Acr. Una piccola rappresentanza, ma significativa, di ragazzi ed educatori ha voluto celebrare questo anniversario importante.

Era il 1969 quando l’Azione cattolica italiana, facendo proprie le istante del Concilio Vaticano II, decideva di rinnovarsi e si dava un nuovo statuto «nel quale si organizza la vita associativa attorno a due settori: giovani e adulti – si legge nel sito dell’Ac nazionale – Si ribadisce, altresì, la necessità, come associazione, di mettersi a servizio della Chiesa locale. Prende corpo l’intuizione educativa dell’Ac, l’Acr-Azione cattolica dei ragazzi; facendo leva sul taglio esperienziale, si inaugura un modo nuovo di fare catechesi. Matura con maggiore consapevolezza il fatto che l’attenzione educativa debba trasformarsi in stile ed esperienza di tutta quanta l’associazione».

Ecco che Ilaria, Miriam, Michael hanno partecipato, insieme alle acierrine Maddalena e Martina a “Light up”, tre giorni – insieme a tantissimi educatori e ragazzi d’Italia – di preghiera, festa, confronto.

«Ci è piaciuto tantissimo andare a Roma per il compleanno dell’Acr» raccontano Martina Baldo e Maddalena Rizzato, 13 anni, di Roncaglia. «L’esperienza che mi ha colpito di più – continua Martina – è stata quando ci siamo riuniti in gruppi e abbiamo discusso su come migliorare l’Acr, in modo che potesse essere un punto di riferimento per tutti i ragazzi, anche nel futuro». «A me è piaciuta la festa in auditorium – spiega Maddalena – Abbiamo incontrato molte persone famose, come Davide Mazzanti, allenatore della nazionale italiana di pallavolo femminile, e la cantante Martina Attilli: hanno condiviso con noi le loro esperienze, spronandoci a credere sempre in noi stessi».

Maddalena e Martina hanno una lunga esperienza di Acr: la prima ci va da quando ha 7 anni, anche se all’inizio non era proprio convinta... Ha continuato grazie a sua sorella «e da quel momento non mi sono mai persa un camposcuola! All’Acr, tra giochi, amicizie, attività... mi diverto veramente tanto». Martina di anni ne aveva 6 e, anche nel suo caso, è “colpa” del fratello se ha scoperto questa esperienza «stupenda, in cui mi sono sempre divertita tantissimo. Mi piace andare all’Acr, prima di tutto perché è bello stare con gli amici».

Ma, Maddalena e Martina, cosa augurate all’Acr in questo 50° compleanno? «Più di tutto le dico grazie per questi anni – sottolinea Maddalena – Anni in cui mi hai fatto tanto divertire con i miei amici e mi hai fatto crescere». «Acr – dice Martina – hai raggiunto un traguardo bellissimo. Spero con tutto il cuore che continui a vivere sempre con lo stesso entusiasmo»

Con Martina e Maddalena – ambasciatrici dell’Acr di Padova alla festa nazionale – c’erano tre loro educatori, tutti di Roncaglia: Ilaria Zanella (21 anni, terzo anno di farmacia, educatrice Acr da due anni), Miriam Zoppello (21 anni, terzo anno di ingegneria, educatrice da due anni) e Michael Quaresimin (18 anni, educatore da un anno).

«Andare a Roma a festeggiare l’Acr – racconta Ilaria – è stata un’occasione unica e speciale per condividere la gioia dello stare assieme con altri educatori e acierrini. L’ho vissuta come un’opportunità per arricchirmi e crescere. Mi è piaciuto vedere le nostre acierrine mettersi in gioco...». Per Miriam l’incontro con papa Francesco, in piazza San Pietro, è stato emozionante: «Le sue parole hanno suscitato in noi, educatori e ragazzi, tanta gioia ed energia. Bello condividere l’esperienze con Maddalena e Martina...».

Michael, il più giovane dei tre educatori, ha vissuto «un’esperienza strana e unica allo stesso tempo. Essendo la prima volta, ero in ansia... ma appena arrivato a Roma, sono stato accolto come se fossi a casa mia! Dell’esperienza a Roma mi è piaciuto poter rappresentare tutta la Diocesi di Padova, anche se eravamo una parrocchia. Ho apprezzato, poi, l’idea di utilizzare una lampadina come simbolo/slogan della festa: ci dice che siamo portatori di energia».

Anche Ilaria porta a casa, come messaggio, lo slogan della festa: Light up. «Dobbiamo rimanere accesi per portare avanti il nostro servizio in associazione e poter illuminare le vite dei tanti ragazzi che ancora ne fanno parte. Io, dopo l’esperienza di Roma, voglio trasmettere agli altri educatori di Padova che l’Acr non vede mai smettere. Possiamo tutti dare il nostro contributo per migliorarla. E possiamo trasmettere a tutti la gioia di essere dell’Ac». E Michael? «L’Ac è una casa dove sentirsi accolti per quello che ciascuno è – questo ciò che porta a casa – In Ac ci sarà sempre qualcuno disponibile a darti una mano».

Prossimi appuntamenti per tutte le età

Domenica 24, dalle 8.45 alle 13, si tiene la giornata di spiritualità per adulti e famiglie “Dal tempo della musica alla musica del tempo”. Lunedì 25, dalle 20.30 a Casa Sant’Andrea, l’appuntamento è con “Metti in circolo il tuo amore” (itinerario sull’affettività per 18-35enni). Il 1° dicembre, a Vigonza, c’è “Revolution” per i giovanissimi.

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