Avete a cuore i giovani? Tutti a cena a Villa Immacolata il 27 novembre

“Una cena di lavoro” per chi nelle comunità parrocchiali ha a cuore la cura dei giovani dai 18 anni in su. È la proposta che l’Ufficio pastorale giovani della diocesi  lancia a presbiteri e giovani adulti per mercoledì 27 novembre, ritrovo ore 19 a Villa Immacolata di Torreglia. Una serata per condividere riflessioni, raccogliere impressioni, domande e eventuali bisogni educativi e formativi.

Avete a cuore i giovani? Tutti a cena a Villa Immacolata il 27 novembre

“Una cena di lavoro” per chi nelle comunità parrocchiali ha a cuore la cura dei giovani dai 18 anni in su. Una serata per presbiteri e laici adulti, per condividere riflessioni, raccogliere impressioni, domande e eventuali bisogni educativi e formativi. È la proposta che lancia l’Ufficio pastorale giovani della diocesi per mercoledì 27 novembre, ritrovo ore 19 a Villa Immacolata di Torreglia, ponendosi tre obiettivi principali: conoscersi, raccogliere domande e esigenze formative, iniziare un dialogo e condividere delle linee programmatiche, raccontando anche a che punto si è arrivati come pastorale a seguito del sinodo.

«Sperimentiamo una modalità nuova di incontro – racconta don Paolo Zaramella, direttore dell’Ufficio pastorale giovani – diversa da quelli cui siamo abituati. Attorno ad un tavolo sì, ma per condividere la cena e iniziare così un dialogo.Dal sinodo dei giovani, ma anche dopo le visite pastorali, sono emerse tante riflessioni in merito all’accompagnamento dei giovani e il Vescovo Claudio ha colto e lanciato una provocazione: come possiamo accompagnare questi giovani in un cammino personale di riappropriazione della fede? Perché i ragazzi manifestano l’esigenza di una formazione spirituale che non necessariamente passa attraverso un gruppo, ma richiedono un percorso personale. Come allora accompagnarli? L’Ufficio pastorale ha colto la provocazione del Vescovo e le domande dei giovani e sta cercando di individuare linee di progettazione adeguate. Ma lo vuole fare confrontandosi con chi segue i giovani».

A Cittadella questa richiesta educativa è stata esplicitata proprio dai ragazzi: volevano un gruppo sulla parola, i brani del vangelo. «Perché di gruppi formativi, di servizio o volontariato ce ne sono diversi – spiega Matteo Trentin, animatore – così da un paio d’anni abbiamo dato un taglio diverso al gruppo giovani. Quest’anno ci confrontiamo sulle domande che Gesù pone all’interno del Vangelo. Si parte con un momento di accoglienza, si legge un brano, si riflette insieme e si lasciano degli spunti per lavorare poi a casa».

«Nella nostra diocesi – continua don Paolo Zaramella – esperienze, proposte, gruppi giovani non mancano, a livello parrocchiale, interparrocchiale, vicariale, dell’Azione cattolica o anche esperienze non associative. Ma la pastorale giovanile non è solo gruppo formativo». All’Arcella, ad esempio, l’anno scorso è partito il gruppo vicariale di approfondimento “Àncora 153”. «Siamo partiti seguendo un filone biblico – spiega Andrea Colotti, uno degli animatori –  da qui anche il nome che richiama la pesca miracolosa racconta da Giovanni, guidati da don Andrea Albertin. Una settantina i partecipanti con due momenti forti: a febbraio la visita del Vescovo e in estate la Terra Santa. Quest’anno cambia il tema: “Istruzioni per scegliere in libertà…con Dio” è il titolo e parliamo della tanto agognata libertà di scelta in diversi ambiti, lo studio, Italia o estero, la sfera degli affetti. Seguiamo tre prospettive: biblica, filosofico-sociologica e morale-teologica. Due appuntamenti per filone a cadenza mensile nelle diverse parrocchie del vicariato». Accanto alle proposte avviate c’è anche chi, come il vicariato di Quero Valdobbiadene, ha voglia di avviare un percorso nuovo: «Qui i giovani chiedono qualcosa per loro – afferma don Gabriele Benvegnù, da poco vicario parrocchiale – per coltivare la fede, interrogarsi sulla loro vita, seguendo le indicazioni del sinodo e della visita pastorale appena conclusa. Ma siamo ancora in fase di programmazione».

«Dopo la cena del 27 – conclude don Zaramella – vorremmo proporre altri due incontri: a marzo, per affrontare uno dei bisogni o delle domande formative nate nella prima serata e ad aprile, curato in particolare dall’Azione cattolica, per un approfondimento per quanti nelle comunità seguono i giovani all’interno della proposta associativa dell’Ac».

Obbligatorio iscriversi alla cena entro lunedì 25 novembre tramite questo link ed essere presenti fin dall’inizio della serata.

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