Azione Cattolica, campi giovani e Acr. I campi? Rimangono ancora essenziali

Estate Ac. Lasciare tempi e luoghi della quotidianità per aprire gli occhi sulla vita, stringere relazioni, aprirsi al Cielo con la preghiera. I frutti delle ricche proposte dell'Ac di Padova a giovani e ragazzi. I più giovani stanno scoprendo il mondo e, noi con loro, abbiamo cercato di riconoscere la chiamata rivolta a ciascuno di essere se stesso

Azione Cattolica, campi giovani e Acr. I campi? Rimangono ancora essenziali

«Ma chi ve lo fa fare, con gli adolescenti che ci sono in giro oggi, di fare gli educatori?». Non è raro sentirci rivolgere questa domanda, eppure al termine di quest’estate di campi di Ac, possiamo dire questo: è vero che i giovanissimi ci mettono particolarmente alla prova, ci chiedono autenticità e ci provocano... ma sanno anche mettersi in gioco e, oggi come un tempo, è sempre grande la bellezza dello stare assieme e del donare.

I 15-16enni stanno scoprendo il mondo e, noi con loro, abbiamo cercato di riconoscere la chiamata rivolta a ciascuno di essere se stesso: le relazioni e i momenti di condivisione con gli altri e con Dio formano la nostra unicità. A Camporovere, dal 24 al 30 luglio, i ragazzi e l’equipe non si sono certo risparmiati, tra giochi, attività, preghiera ed escursioni!

I 17-18 anni rappresentano invece l’età in cui iniziano a farsi avanti scelte impegnative per il futuro. Il campo, dal 30 luglio al 5 agosto, ha mostrato che i nostri ragazzi non hanno paura di lasciarsi guidare verso l’ascolto profondo di se stessi, degli altri e del Signore, per cercare di capire qual è quel qualcosa di grande e prezioso a cui ciascuno è chiamato. È stata un’esperienza ricca di provocazioni, momenti di confronto, dialogo e una buona dose di sano divertimento.

Rivolgendo l’attenzione ai più piccoli, i ragazzi dell’Acr, affiorano alla mente le riunioni di preparazione ai cinque campi svolti tra giugno e luglio, i volti, i giochi, le preghiere, i pasti condivisi e la capacità di trasmettere l'esistenza di regole per vivere bene e coniugare insieme le istanze di giustizia e di pace. La lista potrebbe continuare ancora per molto… ma al centro ci sono le persone che finiscono per incrociarsi come tanti fili che vanno a formare il capolavoro di una trama piena di colori – in lingua zulu Imibala, il titolo scelto per il camposcuola.

Grazie alla storia biblica di Rut, moabita trasferitasi in Israele, e alla storia di un'amicizia tra un bambino bianco e uno di colore nata nel Sudafrica dell’apartheid, abbiamo (ri)scoperto come un uomo e una donna abbiano valore per il fatto di essere tali. Così, in mezzo al clima un po' incantevole di quest'esperienza, ci siamo ritrovati a dire con Simone Weil: «Ecco un passante: ha lunghe braccia, occhi celesti, una mente attraversata da pensieri che ignoro, ma che forse sono mediocri. Ciò che per me è sacro non è né la sua persona né la persona umana che è in lui. È lui. Lui nella sua interezza. Braccia, occhi, pensieri, tutto».

a cura dei responsabili diocesani giovani e Acr

Responsabili convocati il 21 settembre

Il cammino assembleare entra nel vivo con il rinnovo delle presidenze parrocchiali, vicariali e diocesana. Per questo l'incontro dei responsabili, fissato per il pomeriggio di sabato 21 settembre è particolarmente importante.

Agenda

Torna alla fine dell'estate Cominciamo bene, l'appuntamento che lancia l'anno associativo del settore adulti.

A Saccolongo, sabato 31 agosto pomeriggio e domenica 1° settembre in mattinata, agli accompagnatori dei gruppi adulti viene offerta la possibilità di approfondire il grande tema delle emozioni e di redigere un percorso formativo coinvolgente e a misura di adulto.

Alle 21 di sabato spettacolo di improvvisazione teatrale "Libertà", una produzione di Teatro Believe aperta a tutti.

Info: acpadova.it

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