Caritas Padova. Povertà educativa dei minori. Si “combatte” insieme alle famiglie e lavorando in rete

La povertà assoluta che affligge 1 milione e 400 mila minori in Italia ha svariate conseguenze. Una di quelle meno evidenziate in passato, quanto centrale, oggi è la povertà educativa.

Caritas Padova. Povertà educativa dei minori. Si “combatte” insieme alle famiglie e lavorando in rete

All’assemblea diocesana, Sara Ferrari di Caritas Padova ha spiegato che «la povertà educativa indica l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Nel nostro Paese priva milioni di bambini del diritto di crescere e di seguire i loro sogni». La povertà educativa non riguarda solo la scuola – e la dispersione scolastica – ma anche il mancato accesso a letture, esperienze, relazioni, attività sportive e ricreative altrettanto cruciali nella crescita e nella maturazione. «Dobbiamo dare attenzione alla famiglia e all’educazione sociale e territoriale. Più l’ambiente familiare e comunitario è ricco, stimolante e partecipativo, più offre opportunità in connessione con le offerte culturali, amicali, del territorio. Per questo servono attenzioni che diano respiro e motivazione ai nuclei familiari come sostegno alle iniziative territoriali. È al di là della scuola che si devono aiutare le famiglie, che possono essere in difficoltà a causa di fragilità personali, problemi familiari o questioni emotive». Daniela Crivellaro ha spiegato come Caritas Padova sia attiva in questo fronte: dall’osservazione, dal riconoscimento e dal sostegno dell’esistente fino ai servizi di doposcuola. «Molte parrocchie – ha ricordato – offrono un servizio di doposcuola grazie al quale accompagnano da vicino molte situazioni di povertà educativa, svolgendo più o meno consapevolmente un’azione di prevenzione». Un servizio, basato sulla corresponsabilità e il coinvolgimento delle famiglie, che «si pone come una terra di mezzo tra le istituzioni come la scuola, le famiglie e la comunità». Oltre i doposcuola parrocchiali, anche fare rete tra servizi Caritas sostiene la lotta alla povertà educativa: «Lavorare insieme tra realtà anche diverse migliora il contesto e di conseguenza anche l’obiettivo educativo verso i ragazzi, oltre a essere una testimonianza di sinergia».

Andrea Canton

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