Catechesi con i detenuti. La Parola diventa vita anche nella ristrettezza

«Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito» (Gv 3,8).

Catechesi con i detenuti. La Parola diventa vita anche nella ristrettezza

Lo Spirito entra anche in carcere, luogo di ristrettezze, oltrepassa le sbarre per abitare nelle persone. C’è chi non frequenta più la Chiesa, chi per la prima volta partecipa a un incontro di catechesi, chi dopo molto tempo riceve il sacramento dell’eucarestia. «Qui muovo i miei passi e cerco di mettere i miei, su quelli di Gesù, così da insaporire la mia vita e darle un significato, perché nel cuore c’è il desiderio di risorgere» dice Manuel. Il sabato è il giorno dei nostri incontri. Le persone che partecipano sono circa quaranta in due gruppi. Quest’anno abbiamo riflettuto sul tema della misericordia. Nei tempi forti condividiamo e meditiamo il Vangelo della domenica. Parole e storie, volti e cammini si intrecciano. «All’interno dei nostri incontri, le condivisioni sono impregnate di Parola e dietro ad essa è il nostro percorso. Quanto importante è camminare insieme e scoprire che Gesù cammina con te, da autentico viandante» racconta Paolo. Storie di liberazione, segni di conversione si fanno strada nella vita di tanti: «Il dono della fede – afferma Fabiano – l’ho ricevuto qui; ho incontrato veramente Gesù qui in carcere e sento che lui è compagno di viaggio, perché anche lui condannato». «Anche se la vita mi ha portato sui luoghi dell’amarezza, custodisco una piccola speranza, tengo accesa una piccola luce e la coltivo perché ripartire è possibile» confida Franco. Molti hanno ammesso che, grazie al percorso di catechesi e alla messa domenicale, hanno ritrovato Dio e iniziato a leggere il Vangelo con regolarità. La Parola diventa vita anche nella ristrettezza del carcere.

Maria Teresa Teobaldo
Gruppo Volontari Parrocchia del Due Palazzi

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