Celebrare in famiglia con bambini fino ai dieci anni, la proposta della comunità di Bethesda
In assenza delle messe, le quattro famiglie con il loro parroco, don Daniele Marangon del Sacro Cuore di Altichiero, lanciano una proposta per celebrare la parola con i bambini fino ai dieci anni con preghiere, video e giochi. L'aspetto più interessante? La riscoperta del ruolo dei genitori nell'Annuncio. In allegato la traccia per la Domenica della Misericordia del 19 aprile.
Nonostante si parli insistentemente di "fase due" dell'emergenza Coronavirus in atto, ancora non si sa quando i credenti potranno tornare alla messa e a incontrarsi come comunità. Perché allora non cogliere l'occasione per celebrare in famiglia, come Chiesa domestica e aiutarsi a riconoscere la presenza di Gesù nella vita di ogni giorno?
La comunità di Bethesda, che ha preso vita un anno e mezzo fa dall'iniziativa di quattro famiglie, ha messo insieme tutti questi obiettivi e li ha tradotti a misura di quelle famiglie che hanno bambini piccoli, fino ai dieci anni, con i quali servono attenzioni particolari per poter vivere momenti di spiritualità anche a loro misura.
«In questo tempo di "clausure", da quale settimana abbiamo iniziato a celebrare con i bambini e vediamo che funziona molto bene - racconta Mauro Marangoni, membro della comunità, assieme alla moglie Chiara e ai loro quattro figli - Ne giovano i bambini ed è molto importante anche per noi genitori, che riscopriamo il nostro ruolo nell'Annuncio».
L'idea originale era venuta a don Luciano Squizzato, sacerdote dell'istituto Don Calabria, che Mauro e Chiara avevano conosciuto in missione in Kenya. Il sacerdote aveva così accompagnato le famiglie con figli piccoli fino a Pasqua, Triduo compreso, con la lavanda dei piedi dei genitori nei confronti dei figli, la via Crucis e la celebrazione del fuoco il Sabato santo. Poi la proposta si era interrotta.
Ed è così che la comunità di Bethesda, che aveva molto beneficiato dell'iniziativa ha deciso di prendere il testimone assieme a don Daniele Marangon, parroco del Sacro Cuore di Altichiero (dove vive la comunità), e di approntare una traccia da condividere, pensata su misura per ogni domenica di questo tempo di Pasqua (quella della seconda Domenica di Pasqua, 19 aprile, si trova anche in allegato a questo articolo).
Nel file messo a punto dalla comunità sono spiegati i contenuti, la preparazione al momento celebrativo (non è un'attività, l'ideale è che i genitori si fermino brevemente in preghiera prima di iniziare) e poi una serie di indicazioni: tutta la famiglia viene coinvolta, mamma e papà si alternano nella conduzione, i figli più grandi possono leggere o gestire i video; infine un importante promemoria: si tratta solo di indicazioni, ogni famiglia può poi adattare il tutto alle proprie esigenze.
Quindi la celebrazione ha inizio, magari con il saluto del parroco che potrebbe far arrivare un messaggio video via Whatsapp. Segue la preghiera penitenziale, la lettura del vangelo, la visione di un video e poi un gioco/attività da scegliere tra due proposte. La conclusione è affidata alle preghiere spontanee di invocazione o ringraziamento da parte da tutti i membri della famiglia e dal canto finale.
«Ci sembra che davvero la parte più importante di questa proposta sia la riscoperta del ruolo fondamentale di noi genitori nell'Annunciare Gesù ai nostri figli - riprende Mauro Marangoni - e siamo convinti che questa proposta ci possa aiutare molto in questo compito. Naturalmente non appena sarà possibile tornare a celebrare in chiesa con la comunità parrocchiale ci fermeremo per riprendere a frequentare la messa come prima dell'emergenza Coronavirus».
Le celebrazioni verranno preparate dalla comunità di Bethesda di settimana in settimana, per ricevere le tracce per le prossime domeniche, scrivere a: info@comunitàbethesda.it