Crisi energetica. Una messa in meno o in uno spazio più piccolo? Scelta di responsabilità

Crisi energetica. Le parrocchie si stanno interrogando, così come fanno le famiglie, su come far fronte ai rincari di luce e gas per il riscaldamento. Alcune hanno scelto, tra le altre cose, di sospendere la celebrazione di una messa o di spostarla in spazi più contenuti. Nessuna «scelta traumatica» nell’up di Enego e neanche legata solo alla crisi energetica. Nell’up di Zugliano si ragiona sull’efficientamento energetico, così come al Duomo di Thiene

Crisi energetica. Una messa in meno o in uno spazio più piccolo? Scelta di responsabilità

A fronte degli aumenti del costo di luce e gas, si sta valutando in alcune parrocchie della Diocesi la riduzione del numero di celebrazioni. Succede nell’unità pastorale di Enego, Fosse e Stoner dove si è deciso di sospendere, dal mese di novembre, la messa domenicale delle ore 18 nel Duomo di Santa Giustina. Nella frazione di Stoner, allo stesso modo, la messa sarà celebrata solamente il primo sabato di ogni mese, mentre a Fosse le celebrazioni si terranno nella cappella, sufficientemente spaziosa e meno onerosa in termini di illuminazione e riscaldamento. «In un momento in cui le famiglie, le aziende e perfino i Comuni si stanno interrogando su come far fronte alle ingenti spese che l’inverno ci chiederà di affrontare – afferma il parroco, don Federico Meneghel – abbiamo ritenuto giusto fare lo stesso anche come comunità cristiana. Le ragioni di quanto deciso non sono quindi solamente di natura economica, ma anche di attenzione etica e di solidarietà con quanti ci vivono accanto. Peraltro abbiamo chiese sufficientemente spaziose da poter accogliere grandi numeri di fedeli che, abituati a frequentare la messa in diversi orari, vengono semplicemente invitati a confluire in un numero minore di celebrazioni. Nessuna scelta traumatica, dunque, ma solo la richiesta di un piccolo sforzo da parte di tutti per affrontare con senso di responsabilità il tempo presente. Nella speranza, tra le altre cose, di riuscire ad accrescere un maggior senso ecclesiale e un approccio più comunitario e di qualità alle celebrazioni liturgiche». Nell’unità pastorale di Zugliano, allo stesso modo, le comunità cercano di riorganizzarsi. «La messa della domenica delle ore 8 viene spostata presso la pieve di Santa Maria, chiesa più piccola, più facile e veloce da riscaldare – spiega il parroco, don Mauro Ferraretto – A Centrale si continua a mantenere sospesa la messa delle ore 18 della domenica sera, mentre per l’eucaristia feriale si utilizzerà la cappellina invernale. A Grumolo Pedemonte, invece, stiamo ancora riflettendo con i consigli pastorale e per la gestione economica». Sono al vaglio anche interventi di efficientamento di impianti e strutture. «In alcuni locali delle parrocchie si sta valutando se sostituire le caldaie obsolete – prosegue don Ferraretto – Per quanto riguarda l’illuminazione, viene attivata solo poco prima dell’inizio della messa e nei locali delle parrocchie si sta predisponendo la sostituzione delle lampade con quelle a led. L’anno scorso sono state distribuite ai parrocchiani le buste per l’“offerta riscaldamento” e le famiglie sono state generose; quest’anno siamo però consapevoli che anche loro sono in difficoltà e quindi, al momento, non è stato ancora deciso di coinvolgere su questo fronte le comunità». A Thiene, i parrocchiani hanno già risposto all’invito di partecipare con un contributo “extra” per far fronte all’aumento delle spese energetiche. «A metà ottobre è stata realizzata una raccolta “straordinaria” – commenta il parroco don Giovanni Baldo – che va ad aggiungersi a quella che annualmente facciamo a febbraio. Sono in corso ulteriori riflessioni con il consiglio per la gestione economica per decidere quali altre azioni intraprendere; stiamo pensando a come rivedere le spese della canonica e del Duomo e l’impianto di riscaldamento, e siamo prossimi a partire con un lavoro sul tetto per installare il fotovoltaico. L’argomento dei rincari è in discussione degli organismi di comunione proprio in questi giorni».

La sostenibilità economica tra i 14 temi sinodali
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La difficoltà nell’affrontare i costi energetici è oggetto, in qualche modo, anche di discernimento sinodale nel tema che si propone di riflettere sulle “Strutture e la sostenibilità economica”. La riflessione verterà, tra l’altro, anche sul numero elevato di strutture esistenti e sulla necessità di condividerle tra comunità, così da ottimizzarne l’utilizzo.

San Carlo: fotovoltaico in funzione

Il centro parrocchiale di San Carlo, all’Arcella, ha un nuovo impianto fotovoltaico, in funzione da pochi giorni. «Lo scorso febbraio abbiamo iniziato con la fase di progettazione, oggi è entrato in funzione, installato sui tetti del
centro parrocchiale. Abbiamo atteso qualche mese per l’attivazione ma finalmente è operativo – commenta il parroco, don Antonio Benetollo – Ci consentirà un risparmio sui costi dell’utenza elettrica e favorirà la produzione di energia pulita. Come ha ricordato papa Francesco nella Laudato si’, infatti, abbiamo tenuto conto anche di questo aspetto; i costi sono stati affrontati grazie a un risparmio della parrocchia». La potenza stimata prodotta in un anno dall’impianto è di 63 mila kWh con una riduzione di CO2 pari a 30 mila kg in un anno. L’intervento è parte di un progetto più ampio che guarda alla conversione dell’impianto energetico del centro parrocchiale da gas a elettrico.

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